La novità per il mercato italiano presentata a Tuttofood dal Gruppo Beretta, ai primi posti del mercato italiano dei salumi, con il suo kebab Semplici Piaceri in vaschetta a fette e nella linea Lo Spuntino Zero24 in formato da 40 g, la dice lunga sul successo di questo piatto. Tipico del Medio Oriente, nasce in Turchia e nei paesi arabi, e si diffonde a macchia d’olio in tutto il mondo, grazie all'apertura di ristoranti e punti di ristoro. Anche in Italia, con il tempo si è aggiunto il Kebab al menù di pizzerie e ristoranti. Oggi troviamo moltissimi locali che offrono solo questa specialità, quasi tutti gestiti da immigrati.
Il kebab piace? Evidentemente sì, questo prodotto che ha impiegato un po' di anni per incontrare i gusti degli italiani, dapprima si è fatto largo nelle grandi città, poi via via anche nei piccoli centri è divenuto un proliferare di catene che offrono il Kebab come un'alternativa al classico panino, piadina, o pizza.
Che si tratti di tendenza, di semplice curiosità o di vera e propria passione, il risultato non cambia: gli italiani frequentano sempre più spesso i ristoranti e i fast food che servono cucina etnica. Dal 2000 ad oggi, infatti, i ristoranti etnici sono raddoppiati.
Basti pensare che a Milano la Camera di commercio stima che siano 350 le kebaberie, si spendano circa 80 milioni di euro all'anno nei ristoranti etnici e che un milanese su 3 frequenti locali stranieri 10 volte all'anno. Anche l'aumento record dei prodotti etnici negli scaffali dei supermercati è un indicatore dell’apprezzamento da parte del consumatore di alternative alimentari rispetto alla tradizionale dieta mediterranea.
Perché gli italiani scelgono il kebab? Per l’economicità della pietanza innanzitutto, un requisito che però non è fine a se stesso, ma si accompagna al desiderio di avvicinarsi a nuove culture e a nuovi sapori. Un successo che, nel caso del kebab, rispetto ad altre specialità etniche, è proprio da individuare nella varietà di contorni a base di verdure assortite e salse e dalla praticità del Doner Kebab, il panino o piadina farcita con carne, solitamente agnello, pollo, manzo o tacchino, ma mai maiale, e salse a scelta.
Come aprire un doner kebab. Fatte salve alcune città come Lucca, dove il centro storico è divenuto area off-limits per l'apertura di nuovi ristoranti etnici nei centri storici, e la stessa Milano, dove gestione è semplice e l'investimento è contenuto. Per aprire un kebab si può scegliere tra la gestione autonoma di un locale, anche di piccole dimensioni, o un franchising, oppure è possibile stabilire rapporti con aziende che mettono a disposizione le attrezzature in comodato d’uso, generalmente in cambio di accordi per la fornitura delle materie prime, cioè carne, pane, salse e verdure.
Spiedonny, un franchising tutto italiano. Pionere nel franchising è stata Shockabab, marchio del Gruppo Kabab International srl che ha lanciato la prima catena di kebab in franchising in Italia nel 2001 e con i suoi partners commerciali oggi vanta l’apertura di 38 punti vendita affiliati e 4 di proprietà.
Più di recente e del tutto innovativa è invece la proposta di Spiedonny, l'unico franchising in Italia attualmente in grado di controllare e garantire ogni fase della filiera produttiva delle materie prime e che si pone come unico fornitore certificato per tutti i prodotti alimentari utilizzati nella preparazione dei menu.
A cominciare dal prodotto, preparazioni di kebab di vitello, tacchino e pollo o altre combinazioni esclusive, sono prodotte con carni di alta qualità, rintracciabili al 100%, macellate secondo il rito HALAL, sottoposte ad accurati controlli e preparate con pregiate spezie, per finire con le attrezzature tecnologiche.
Tutto questo avviene presso l’azienda partner Il Sole, prima azienda italiana per la produzione di kebab, che produce direttamente nel proprio modernissimo impianto a Piacenza, garantendo elevati standard di produzione, igiene e sicurezza. Dopo il successo delle aperture in molte città italiane è oggi possibile aprire un negozio Spiedonny in modo facile e conveniente. Basta un locale di soli 30 mq per allestire un fast food completo di ogni attrezzatura.
“Con un investimento assai contenuto – spiega il titolare de “Il Sole”, Daniele Fiorani – è possibile iniziare un'attività in franchising, senza pagamento di royalties, in cambio di accordi esclusivi per la fornitura delle materie prime, delle ricette e del know-how che Spiedonny ha maturato nel corso degli anni”.
www.spiedonny.com
****Tutto quello che vorresti sapere… per aprire un doner kebab ****