Una persona su 9 ancora soffre la fame, ma potrebbe esserci il dimezzamento entro l’anno prossimo. Sono 805 milioni le persone sottonutrite nel mondo, erano 200 milioni in più nel biennio 1990-92. Gli sforzi in atto per raggiungere l’obiettivo prefissato vanno immediatamente intensificati. È quanto emerge dal
“Rapporto sullo Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo” (SOFI), presentato a Roma dalla FAO, con IFAD e Programma Alimentare Mondiale (PAM). FAO e Organizzazione Mondiale della Sanità promuoveranno un approfondimento su questi temi nel corso della seconda
“Conferenza Internazionale sulla Nutrizione” che si terrà a Roma dal 19 al 21 novembre 2014.
Finora
sono 63 i paesi in via di sviluppo che hanno raggiunto l'obiettivo di dimezzare i sottonutriti e altri sei sono sulla buona strada per raggiungerlo. «Questa è la prova che la lotta contro la fame può essere vinta, e questo dovrebbe ispirare i paesi ad andare avanti, con l'assistenza della comunità internazionale», ha detto il direttore generale della FAO
José Graziano da Silva.
Dal Rapporto si evince che l’accesso al cibo è migliorato in modo rapido e significativo in quei paesi che hanno sperimentato un progresso economico globale, in particolare in Asia orientale e sud-orientale; miglioramenti anche in Asia meridionale e in America Latina e in tutte quelle realtà dove si pongono in essere adeguate reti di sicurezza sociale ed altre forme di protezione estese anche ai poveri delle aree rurali. «Purtroppo - ha evidenziato il direttore esecutivo del PAM, Ertharin Cousin - ci sono Paesi dove i problemi, in controtendenza , sono aggravati a causa dei conflitti (Sudan, Siria, Repubblica Centrafricana, Iraq) o delle emergenze sanitarie come l’ebola (Liberia, Sierra Leone, Guinea)».
«Quello dell'insicurezza alimentare è un problema che riguarda tutti, anche l’Italia dove ci sono 4 milioni di persone che hanno difficoltà di accesso al cibo – ha commentato il Rapporto il ministro per le Politiche agricole
Maurizio Martina - Dobbiamo impegnarci concretamente e trovare soluzioni efficaci a livello mondiale. Per questo l'Italia ha deciso di dedicare Expo al tema della sicurezza alimentare».
Monica Menna