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DOP Economy: eccellenza italiana tra tradizione, tutela e innovazione

06/03/2025

DOP Economy: eccellenza italiana tra tradizione, tutela e innovazione

La DOP Economy rappresenta un pilastro fondamentale dell'eccellenza agroalimentare italiana, con un impatto economico che va ben oltre il semplice valore commerciale. Questo sistema genera un valore produttivo di 20 miliardi di euro, per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.  

 

Il Sistema della DOP Economy

Il termine "DOP Economy" è stato introdotto nel 2018 nel XVI Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP, IGP e STG. Questa definizione evidenzia come i prodotti a denominazione d'origine protetta non rappresentino solamente un'eccellenza gastronomica, ma costituiscano un vero e proprio motore di crescita culturale, turistica e sociale per i territori italiani.

La forza di questo sistema economico risiede nella sua capacità di integrare valori condivisi come origine, autenticità, sicurezza, tradizione e sostenibilità ambientale. Non si tratta semplicemente di un modello commerciale, ma di una filosofia produttiva che valorizza il patrimonio culturale italiano e le sue radici territoriali, creando un ponte tra passato e futuro. Il riconoscimento del termine "DOP Economy" nel Vocabolario Treccani conferma l'importanza culturale di questo concetto per l'identità nazionale italiana

Dal rapporto Qualivita Ismea possiamo vedere che sono attualmente 3193 i prodotti registrati nei Paesi europei. L’Italia, con 856 prodotti DOP, IGP, STG agroalimentari e vitivinicoli, si conferma il primo Paese. Ecco cosa stanno ad indicare le sigle.

 

DOP Denominazione di Origine Protetta: tutte le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata. Es. Grana Padano DOP tutte le fasi di produzione devono avvenire nell’area specificata dal disciplinare.

IGP Indicazione Geografica Protetta: almeno una fase del processo produttivo deve avvenire nell'area territoriale indicata nel disciplinare. Es. Speck Alto Adige (le cosce possono arrivare dall’Unione Europea, la produzione deve avvenire nella Provincia Autonoma di Bolzano)

STG Specialità Tradizionale Garantita è un marchio UE che tutela metodi di produzione e ricette tradizionali, senza vincoli geografici. Es. Pizza Napoletana

DOP Economy: eccellenza italiana tra tradizione, tutela e innovazione

Custodi del Gusto: Il valore dei Consorzi di Tutela

I Consorzi di Tutela rappresentano la colonna portante del sistema delle indicazioni geografiche in Italia. Attualmente sono 317 quelli autorizzati dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese delle filiere agroalimentari e vitivinicole, generando occupazione per quasi 850.000 persone. Ricevono un riconoscimento ufficiale dal Ministero competente e svolgono funzioni di regolamentazione specifiche all'interno delle filiere produttive.

I Consorzi nascono dall'iniziativa degli operatori economici con l'obiettivo di proteggere i prodotti agroalimentari DOP e IGP; operano su base volontaria e senza scopo di lucro. 

Le responsabilità dei Consorzi di Tutela sono molteplici: protezione del prodotto, promozione e valorizzazione, informazione ai consumatori e salvaguardia degli interessi generali delle denominazioni. Attraverso queste attività, garantiscono ai consumatori l'origine autentica dei prodotti e sostengono il sistema produttivo e le economie locali, spesso difendendo anche la biodiversità che questi prodotti esprimono.

 

Conferenza FAO: prospettive mondiali sulle Indicazioni Geografiche

Recentemente, la FAO ha organizzato una conferenza sulle prospettive mondiali delle Indicazioni Geografiche, in collaborazione con Origin Italia e Fondazione Qualivita. Questo evento ha visto la partecipazione di 400 delegati da 47 paesi, evidenziando l'interesse crescente per il modello italiano di tutela e promozione dei prodotti DOP e IGP. La conferenza ha messo in luce come le Indicazioni Geografiche possano essere strumenti efficaci per lo sviluppo economico dei territori, soprattutto in aree rurali e periferiche.

DOP Economy: eccellenza italiana tra tradizione, tutela e innovazione

Un modello per il futuro

La DOP Economy rappresenta non solo una forza economica significativa per l'Italia, ma anche un modello per altre Paesi che cercano di proteggere prodotti tradizionali promuovendo contemporaneamente lo sviluppo rurale. Il successo di questo sistema risiede nel suo approccio olistico, che riconosce l'interconnessione tra fattori economici, culturali e ambientali nella produzione alimentare.

L'integrazione delle preoccupazioni sulla sostenibilità nelle discussioni sulle indicazioni geografiche riflette un'importante evoluzione nella percezione di questi prodotti. Oltre al loro valore economico e culturale, i prodotti DOP e IGP sono sempre più riconosciuti per il loro potenziale contributo alla sostenibilità ambientale e alla conservazione della biodiversità, rappresentando così un ponte ideale tra tradizione e innovazione per un futuro alimentare più sostenibile e consapevole.

Nuove prospettive e sfide

Con il nuovo regolamento UE, i Consorzi di Tutela hanno acquisito maggiori poteri e responsabilità, potendo attivare azioni per proteggere la reputazione dei prodotti DOP e promuoverli in nuovi contesti. Questo rappresenta un'opportunità significativa per aumentare il valore economico e culturale di questi prodotti, favorendo anche il turismo enogastronomico e la sostenibilità ambientale.
Se da un lato la DOP Economy è radicata nella tradizione e nella valorizzazione delle origini, dall’altro il mondo agroalimentare sta vivendo una rivoluzione tecnologica. L’intelligenza artificiale, i big data e l’analisi predittiva stanno ridefinendo il modo in cui vengono monitorati i processi produttivi, garantendo qualità, tracciabilità e sostenibilità.

Immaginiamo un futuro in cui i Consorzi di Tutela possano sfruttare algoritmi avanzati per prevedere l’andamento della domanda, ottimizzare le risorse idriche o contrastare la contraffazione con sistemi di blockchain. Questa sinergia tra passato e futuro potrebbe trasformare la DOP Economy in un modello ancora più resiliente, capace di mantenere l’autenticità dei prodotti pur abbracciando le opportunità offerte dalla digitalizzazione.

In un mondo sempre più globale e interconnesso, la vera sfida sarà proprio questa: preservare l’identità e la tradizione senza rinunciare all’innovazione. La DOP Economy potrà essere non solo un simbolo di eccellenza, ma anche un esempio di come la tecnologia possa rafforzare la qualità senza comprometterne l’anima.



foto di copertina: www.granapadano.it

a cura di

Ilenia Martinotti

Nel marketing e comunicazione digitale con un cuore che batte per il cibo! Curiosa di natura, sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare e sapori da scoprire.
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