Hanno partecipato in 160 alla decima edizione della gara di assemblaggio, ideata da Contadi Castaldi, per creare il Franciacorta perfetto.
Esperti ma anche cultori del Franciacorta si sono cimentati in questo gioco che si conclude con la creazione di una cuvèe Franciacorta Satèn, a partire dai vini base della più recente vendemmia.
Il mese di maggio è il momento ideale per le cantine di Franciacorta per cimentarsi nella tecnica dell’assemblaggio, dove i vini base vengono selezionati in un mix che dia impronta, carattere e continuità ai vari Franciacorta.
Alla Contadi Castaldi quella che è un’attività per pochi è divetata la passione di molti. Infatti ogni anno aumentano le richieste di partecipazione alla gara dove una giuria, formata da esperti di settore e guidata dall’enologo di Contadi Castaldi Gian Luca Uccelli, seleziona la squadra vincitrice.
Quest’anno il premio - 120 bottiglie di Franciacorta Contadi Castaldi Satèn, in formato Magnum (doppia bottiglia), quantitativo corrispondente ad un intero “cestone” destinato all’operazione del “remuage” (la rimozione del lievito nell’ultima fase del metodo classico prima della sboccatura e vestizione della bottiglia) – è andato alla squadra capitanata da Alberto Martini, responsabile vendite Contadi Castaldi per la città di Bologna.
L’assemblaggio scelto per realizzare la cuvée Satèn, si avvicina a quello adottato dall’azienda per la realizzazione del millesimo 2010. Il gruppo ha dato prova di capacità progettuale e padronanza del metodo di produzione: per fare una cuvée non basta infatti conoscere il territorio ed il prodotto finale, ma è necessario immaginare il vino partendo dalla materia prima, i vini base, e prevedendone il percorso evolutivo nell’arco dei tre e più anni di affinamento in bottiglia.
I vincitori provengono da una selezione che l’azienda ha effettuato tramite l’iniziativa “Cuvée design”. Attraverso questi incontri, la progettualità di una cuvée Franciacorta viene narrata con un metodo studiato da Giacomo Mojoli in collaborazione con il Politecnico di Milano. “Un attività che ci sta dando grandi soddisfazioni“– racconta Francesca Moretti, responsabile della divisione vino del gruppo Terra Moretti – “Con questa idea, nata per sfida con l’amico Giacomo, convinto dell’utilità di trovare nuovi linguaggi per divulgare il nostro “sapere”, abbiamo effettivamente raggiunto un obiettivo tra i più ambiziosi per noi produttori: trasformare la lezione ex–cathedra in un dialogo costruttivo e soprattutto coinvolgente”.
A suggellare il risultato una cena pensata da due grandi chef che si sono ispirati alla tradizione Franciacortina, Vittorio Fusari della Dispensa Pani e Vini (Adro, BS) e da Philippe Léveillé del Miramonti L’Altro (Concesio, BS).
Per saperne di più:
http://www.terramoretti.it/