La nuova manovra finanziaria prevede per le piccole medie imprese il 20% in meno di controlli che spesso si concludono con risultati poco significativi o addirittura con esito negativo a valle dell'istruttoria. Meno controlli per le PMI in cambio però di verifiche più efficienti anti - evasione, per consentire al fisco, anche nel 2011, il recupero di evasione messo a segno lo scorso anno, che fruttò 10,6 miliardi di euro.
E' quanto previsto nell'ultima direttiva che il presidente dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha inviato ai responsabili degli uffici regionali e locali.
In pratica si tratta di 45.000 controlli in meno a carico di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori.
In merito alla direttiva, ecco il parere di Edi Sommariva, Direttore Generale della Fipe:
"Rispetto all’annuncio che l'agenzia delle Entrate riduce del 20% i controlli sulle piccole e medie imprese, ritengo che più qualità e meno quantità è quanto Fipe da tempo richiede sui tanti, troppi controlli ufficiali sui pubblici esercizi”.
“Il cambio di rotta era nell'aria da tempo – precisa Sommariva – e lo si percepiva già durante il road show di Fipe con le Tavole Rotonde ‘Diritti e doveri di controllori e controllati’. In tal modo si rende più efficace la lotta alla vera evasione che Fipe ha sempre condannato e si ridà dignità alle imprese.
Adesso ci aspettiamo che altre istituzioni, Ispettorati del lavoro e Inps in testa, facciano altrettanto.
“Manca, però, ancora un passaggio fondamentale – conclude Sommariva – una filosofia di pensiero che deve venire prima di ogni controllo sulle imprese (piccole, medie o grandi). Facciamola finita con la presunzione di colpevolezza. Solo in tal modo le ispezioni – dal fisco, alla sanità, al lavoro per i pubblici esercizi – potranno sviluppare nei controllati il rispetto delle regole e l'etica del buon cittadino."