Un giro d’Italia all’insegna del talento
Nove finalisti under 30 si sono confrontati. Hanno vinto in nove, senza dubbio, perché il livello degli elaborati proposti è stato altissimo. Quattro presentazioni ognuno: dessert al piatto al forno, dessert al piatto al cioccolato, finger food dolce e finger food salato.
Gioventù è andata di pari passo con abilità; creatività con equilibrio; tecnica con precisione e accuratezza.
Ma bisogna scegliere e al primo posto si è qualificata Nicoletta Nocerino, pastry chef del ristorante La Torre del Saracino a Vico Equense, Campania, locale eccelso sotto la guida di Gennarino Esposito. Nicoletta ha proposto:
- Dessert al piatto al forno: “Murrina Veneziana” composto di meringa, caprese al limone, chantilly alla fava Tonka, confit di limone, sorbetto al mandarino e spuma al kefir di bufala, clementina, mango e finocchietto si è distinto per la delicatezza, l’armonia e la freschezza.
- Dessert al piatto al cioccolato: “Il Moro di Vico”, un tortino e cremoso al cioccolato con cialda al gruè di cacao, gelato al caramello, salsa caramello e lime, pralinato e chantilly alla nocciola e salsa all’aglio nero. Un dolce di grande intensità ed equilibrio.
- Finger food dolce: “La Linzer di Zio Alberto”, cremoso al caffè, pinguino, amarene, chantilly alla vaniglia, l’accompagnamento ideale per un caffè o un distillato a fine pasto, da gustare in un sol boccone.
- Finger food salato: “Tigella alla napoletana con genovese” perfetto nella sua apparente semplicità per un buffet raffinato.
Molti i dessert proposti che meritano una menzione; vorrei citarli in ordine di uscita, a parità di merito, per rispetto all’impegno dimostrato:
Federica Corvasce, Piano 35, Torino – il suo dessert agli agrumi con mousse al limone, gel all’arancia e cremoso agli agrumi è un bell’esempio di equilibrio che l’infuso di tè verde e whisky torbato ha completato spezzandone l’acidità.
Greta Campione, Ristorante Villa Naj a Stradella, ha reso onore ai suoi 19 anni: il suo finger salato, una piccola terrina di verza con anguilla affumicata e maionese allo zafferano, un’esplosione di originalità perfettamente calibrata.
Alessandro Franchi, Hotel Splendid Royal a Lugano, ha stupito per la creatività espressa in omaggio al cinema con dessert esteticamente interessanti; l’originalità ha compensato l’intensità gustativa, impegnativa al palato. Alessandro vince il premio per il miglior dessert al piatto al cioccolato, per la delizia dei goduriosi.
Michele di Leva, Un Piano nel Cielo di Casa Angelina a Praiano, ottimo legame con le tradizioni del territorio e ispirazione, da perfezionare nella tecnica di esecuzione, ci si può aspettare molto in futuro; intanto vince “off gara” il premio per il miglior lievitato.
Federica Bagnarelli, Hotel Superior a Livigno, ha dato prova di grande tecnica nel suo Sogno al limone: sapori riconoscibili, avvolgenti.
Raffael Werner, del ristorante Lampl Stube dell’Hotel Lamm di Castelrotto ha comunicato con passione la natura del suo territorio: grande performance il suo carota bbq con orzo, ribes fermentati e liquerizia.
Francesco de Padova, ristorante Santa Elisabetta del Brunelleschi Hotel, Firenze, ha saputo armonizzare i sapori della sua terra con un tocco esotico, frutto di ricerca, e li ha espressi con delicata estetica.
Matilde Morandi, Arnolfo Ristorante, ha dato prova di eleganza ed equilibrio col suo Papaveri e Grano che, non a caso, vince il premio per il miglior dessert al piatto al forno.
Oggi, a mente fredda - e glicemia entro i giusti livelli - faccio una ola a questi giovani. Sono gli esempi da seguire, sono il futuro della pasticceria, arte complessa ma tanto amata.
Emergente Pastry 2025 si è concluso in bellezza…aspettiamo quello del 2026.