Premio Bontà: l’esempio di Tortellante
A celebrare questa regione così vivace sotto diversi aspetti, Emilia Food Fest avrà l’onore della partecipazione di illustri esponenti del mondo culinario e gastronomico, personaggi che a vario titolo hanno contribuito a elevare le attività regionali. Tra gli altri, Massimo Bottura e Laura Gilmore che hanno, in questi anni, sostenuto le attività dell’Associazione Tortellante, un progetto da cui è nato il laboratorio terapeutico-abilitativo finalizzato ad aiutare le persone con spettro autistico. Nel laboratorio di Tortellante, a Modena, giovani dai 18 ai 30 anni, trovano sollievo al vuoto sociale al quale sono spesso destinati al temine dell’età scolastica praticando un’attività terapeutica in grado di migliorare le loro abilità: i tortellini. Erica Coppelli, tra le mamme fondatrici di questa associazione spiega le peculiarità del progetto, nato nel 2016: “Eravamo alla ricerca di un modo per tenere i ragazzi occupati, non per mero assistenzialismo ma affinché fossero utili alla società e a loro stessi, fossero delle risorse. L’abbiamo trovato unendo due diverse “disabilità”: le nonne, detentrici di quest’arte antica della tradizione modenese che sono i tortellini insegnano ai ragazzi con spettro autistico. Disabilità e terza età si uniscono per creare qualcosa di utile. Oggi, accanto all’équipe scientifica che segue il percorso terapeutico e ne verifica l’efficacia, 40 nonne e nonni, volontari, insegnano a fare i tortellini, quotidianamente, a 27 ragazzi che presto ne accoglieranno altri 12. Perché Tortellante è un progetto in crescita”.
Tortellante, in quanto associazione di promozione sociale, produce e commercializza i tortellini, dopo adeguato abbattimento e surgelazione, presso alcuni ristoranti: i ristoranti di Massimo Bottura – e già questo basta a dare il senso della qualità del prodotto - un ristorante spagnolo abbinato a Masterchef, uno a Hong Kong e in tutti i locali della catena Pizzicotto. Il ricavato serve a finanziare e sostenere le attività. Produzione artigianale garantita.
Ma soprattutto, esperimento riuscito ed esempio illuminante: “Recentemente – afferma Erica Coppelli – una pubblicazione scientifica internazionale ha pubblicato i risultati dell’esame effettuato sui nostri ragazzi che provano la validità del progetto. I nostri ragazzi sono sereni, agiscono in una modalità tranquilla, che non provoca ansia. La ripetitività delle azioni che intraprendono, quasi una catena di montaggio dall’apertura delle uova alla chiusura del tortellino, favorisce la loro crescita. È quella che chiamiamo rivoluzione tranquilla, che smuove le coscienze e porta benefici”.
Presto la sede di Tortellante si arricchirà di una bottega adiacente al laboratorio per accogliere coloro che vorranno conoscere meglio la sua realtà e acquistare i tortellini, e di uno “sportello autismo” dedicato alle famiglie in cerca di consigli o supporto.