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Entroterra

07/09/2023

Entroterra

È un progetto nuovo, un evento che si manifesterà il 4 e 5 ottobre prossimi tra i borghi dell’Alto Sele e dell’Alto Cilento. Si chiamerà Entroterra e nasce da un’idea di Chef's Table srl, società creata dallo chef Cristian Torsiello, patron del ristorante Osteria Arbustico di Paestum, in collaborazione con Vito Buccella, creative e f&b manager.
Entroterra è un nome importante e suggerisce una missione ben precisa: amplificare la voce di un tessuto umano e culturale spesso poco ascoltato, che gravita intorno alla parte non costiera del Paese e che da questo territorio con le sue peculiarità si alimenta. La cucina e l’artigianato sono i protagonisti e l’entroterra, appunto, il terreno fertile da cui si sviluppano. Entroterra è un progetto e una missione, un movimento itinerante in favore della cucina e dell’artigianato

Cristian TorsielloCristian Torsiello

Da dove nasce Entroterra

Entroterra riflette l’idea che Cristian Torsiello ha portato all’Osteria Arbustico: vivere le proprie radici, alimentare quella cultura che è intrinseca nel territorio e amplificarne le potenzialità attraverso il racconto e la narrazione. La sua è una cucina che si esprime nella sostanza schietta, semplice e diretta e Entroterra ne è il prolungamento naturale. La sua scelta di una cucina improntata alla valorizzazione dei prodotti del territorio non poteva che essere il seme per coltivare l’Entroterra. Infatti, l’artigianalità è al centro perché la cucina d’autore e la cucina popolare hanno radici universali e un linguaggio che deve essere comprensibile a tutti. Solo così, insieme, diventano comunicazione e cultura.
Comunicando i saperi e le abitudini della comunità dell'entroterra si dà voce e visibilità a un patrimonio che deve assolutamente essere recuperato se si vuole ripensare a una vita sostenibile.

Entroterra

Un movimento itinerante per unire e coinvolgere

Entroterra è un congresso di cucina, certo, ma soprattutto vuole far riflettere e dare voce alle persone che vivono e lavorano nelle aree più interne della Penisola perché da questi luoghi spesso nascosti, incastonati tra le montagne o nelle valli, immersi nella natura rigogliosa che l’Italia, tutta, offre a piene mani giungono tesori che rappresentano un patrimonio culturale da salvaguardare, un bene comune da valorizzare.  

A tutti, infatti, sarà capitato di sorvolare l’Italia a bordo di un aereo e notare un patchwork di terreni multicolori e un intrico di strade sottili come capillari che collegano tra loro minuscoli borghi. Sono paesi lontani dal rumore, spesso difficili da raggiungere, ma sono proprio loro che rappresentano l’anima del nostro territorio. 

Ecco che il linguaggio universale della cucina può avviare il dialogo, può creare condivisione, può dare risalto. L’intento di chef Torsiello e di tutti coloro che hanno aderito al progetto è proprio questo: condividere con gli altri questa ricchezza nascosta fatta di passione, cultura, valori, che si manifestano in un piatto grazie all’opera di vignaioli, cuochi, pastori, allevatori e contadini, di artigiani nel vero senso del termine.  Entroterra sprigiona energia, è un nome che parla di valli, pianure, montagne, laghi, fiumi, comunità generose con l’innato senso dell’ospitalità. Entroterra vuole offrire un'alternativa ai modelli di sviluppo contemporanei che dettano ritmi di vita e scelte quasi obbligate, ma che spesso lasciano un senso di perdita e di vuoto.

Entroterra

Il programma, non solo cucina

Entroterra, il 4 e 5 ottobre, si svolgerà dunque in diverse cittadine dell’Alto Sele e dell’Alto Cilento. Sarà un movimento itinerante con numerose attività nei comuni di Valva, Oliveto Citra, Sicignano, Trentinara, solo per citarne alcuni, veri e propri gioielli da scoprire ed esplorare. In quei giorni si potrà assistere a cooking show, imparare a intrecciare i vimini per creare cestini, a stendere un impasto e apprendere tutto ma proprio tutto sulle eccellenze locali visitando piccole imprese a conduzione famigliare. Inoltre, 30 chef, pizzaioli, pasticceri provenienti da tutta Italia, 10 giornalisti esperti di settore, 6 cene d'autore "a otto mani".

A conclusione di ogni giornata sarà possibile partecipare, infatti, a una delle tre cene d’autore che si svolgeranno in alcuni ristorantini dislocati tra i borghi del salernitano e degustare le specialità preparate da chef stellati, chef emergenti e altri professionisti del mondo del food che, già numerosi, hanno aderito all’iniziativa.
Momenti conviviali, dove condividere sorrisi e buon cibo. Da segnare in agenda: 4 e 5 ottobre, l’appuntamento è nell’Entroterra.


Marina Caccialanza

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