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Erbe aromatiche: passione italiana

17/07/2023

Erbe aromatiche: passione italiana

Basilico, prezzemolo, menta, salvia e rosmarino: sono queste le erbe aromatiche più richieste dal mercato italiano. Protagoniste da sempre nelle cucine regionali, a lungo considerate un dettaglio, oggi conquistano di diritto un ruolo centrale. Complice un’informazione che ne ha sottolineato proprietà e vantaggi, in termini salutistici oltre che organolettici, ma anche una cucina sempre più attenta all’aspetto salutistico.

Rosmarino frescoRosmarino fresco

Le erbe aromatiche in Italia

È difficile stabilire quale sia l’estensione totale di terreno destinato alle erbe aromatiche. Una parte è riservata all’industria, basti pensare al basilico ligure per il pesto e a tutto il mercato delle erbe aromatiche essiccate, mentre un’altra riguarda la produzione e la vendita diretta di fresco. Un segmento quest’ultimo più recente, il quale è rimasto sempre marginale all’interno di aziende multiprodotto. 

Si stima che il valore della produzione del comparto (che include sia le aromatiche che le officinali) si aggiri intorno ai 235 milioni di euro. Secondo i dati della Federazione Italiana dei produttori delle piante officinali, a fronte di 7300 ettari coltivati e 500 aziende coinvolte, sono prodotte in Italia annualmente circa 4000 tonnellate di piante officinali. 

Numeri che crescono di giorno in giorno, considerato un interesse sempre più vivo da parte dei consumatori per questo prodotto. In uno studio condotto da Astra Ricerche si evince che, negli ultimi 5 anni, 2 italiani su 3 hanno aumentato il consumo di spezie ed erbe aromatiche in cucina.

Basilico frescoBasilico fresco

OP Aroma Domus

7 aziende con una superficie totale di circa 120 ettari. Sono questi i numeri da cui parte la prima Organizzazione di produttori italiana dedicata esclusivamente alla produzione di erbe aromatiche. Ad Albenga, nel savonese, l’azienda di confezionamento, con una produzione in campo che si divide tra la Liguria e la Campania. È Nicola Palma il promotore della sua fondazione, avvenuta lo scorso anno. Figlio di piccoli agricoltori cilentani, per anni nel mondo della ristorazione in giro per l’Italia, fino a quando la nostalgia per la sua terra l’ha riportato a casa. È qui che ha dato vita alla sua azienda agricola, fino ad arrivare al progetto della OP Aroma Domus.

da sinistra Raffaele e Nicola Palmada sinistra Raffaele e Nicola Palma

Dopo tanti anni nella ristorazione ho utilizzato la mia conoscenza del settore unendola alla passione per l’agricoltura. L’ho fatto concentrandomi sulle erbe aromatiche, un segmento allora poco sviluppato. Negli ultimi anni la cultura al riguardo è cambiata, merito di una nuova mentalità ma anche di un bisogno sempre maggiore di sicurezza alimentare”, spiega Nicola Palma.

Crediamo nella filiera corta, ovvero nei valori della tracciabilità e della trasparenza, così come per noi è un valore il territorio. Proprio in onore della mia terra, difatti, abbiamo selezionato il rosmarino del Cilento partendo da talee di piante spontanee raccolte nei dintorni del Convento a Punta Tresino, nel comune di Castellabate. È da lì che abbiamo ottenuto la varietà che ora coltiviamo come OP Aroma Domus. Particolarmente profumato e coriaceo, un’erba aromatica che una volta provata non si dimentica e porta lontano i sentori della patria della Dieta Mediterranea”.

Semi OGM free di prima selezione, torbe certificate, metodi di coltivazione sostenibili a ridotto impatto ambientale ed una raccolta eseguita con cura soltanto a mano. Sono questi i principi che uniscono le realtà aziendali aderenti alla neo Organizzazione di produttori. Erbe fresche recise, pronte per raggiungere il consumatore in 12 ore dalla raccolta.

Prezzemolo frescoPrezzemolo fresco

Crediamo che condividendo le nostre esperienze, unendo la passione e il rispetto per il nostro mondo, possiamo fornire un prodotto salubre, che dia valore aggiunto ai piatti della nostra cucina dal carattere tipicamente mediterraneo. Siamo una squadra con l’intento di creare e dare valore a questa nicchia di mercato, speriamo che il mondo circostante sappia fare lo stesso evitando di fare una corsa al ribasso dei prezzi a tutto discapito della sostenibilità e della qualità, come purtroppo sta già accadendo nella quarta gamma”.


www.aromadomus.it

a cura di

Antonella Petitti

Giornalista, autrice e sommelier. Collabora con diverse testate, tra radio, web e carta stampata. Ama declinare la sua passione per il cibo e i viaggi senza dimenticare la sostenibilità. Sempre più “foodtrotter” è convinta che non v’è cibo senza territorio e viceversa.

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