Prodotto di una storia millenaria, troppo spesso limitato alla sola funzione di condimento, “Il libro dell’Aceto” svela tutti i retroscena di un ingrediente insostituibile a tavola. L’opera è stata realizzata in collaborazione tra la casa editrice De Agostini e Ponti, storica azienda nata nel 1867 dall’omonima famiglia piemontese e leader nella produzione dell’aceto.
Illustrazioni, approfondimenti storici e aneddoti sono gli ingredienti principali di questo libro, dedicato sia all’appassionato di enologia sia al lettore curioso, che cerca nell’aceto un alleato per la salute e la buona cucina.
Condimento o bevanda? La domanda ha più di una risposta: i legionari romani erano soliti ritemprarsi delle estenuanti marce militari con la “posca”, bevanda energizzante a base di aceto di vino, miele e acqua; nell’Europa del XVI secolo, martoriata dalla peste, le disinfezioni a base di aceto erano la miglior profilassi per il basso volgo, così come nel XIX secolo i governi europei ne imposero l’utilizzo per lavare frutta e verdura al fine di contrastare la diffusione del colera.
Tra le funzioni accessorie dell’aceto si ricorda quello “da toeletta” per le regine di Belgio e Olanda dell’Ottocento. Meno nobili ma non meno utili, i riferimenti disseminati nel libro sui “rimedi della nonna” per curare ferite e bruciature, mal di denti e spossatezza.
Scientificamente parlando, la sostanza si presta ottimamente a combattere i bruciori di stomaco e favorire le digestione, oltre a prevenire le patologie cardiovascolari e normalizzare la glicemia.
Nella vita di tutti i giorni l’aceto è un ottimo alleato per la pulizia dei vetri e dei cristalli, l’eliminazione degli odori sgradevoli, oltreché essere un fertilizzante per le piante.
A coronamento del volume alcuni suggerimenti per conferire un gusto speciale alle ricette più comuni, con la semplice aggiunta di poche gocce di aceto.