Vinitaly ha presentato i dati relativi alla composizione delle carte dei vini nei ristoranti italiani (titolo “Vinitaly incontra la ristorazione”), in seguito alle indagini compiute su un campione di 300 operatori della ristorazione, selezionati a partire dalle principali guide di riferimento. Dalle risposte del campione, emerge che il 72% di ristoranti italiani non propone vini rosati stranieri, percentuale che si abbassa al 40% per i vini rossi e al 37% per i bianchi stranieri. In ultimo, il 20% dei ristoranti serve solo bollicine italiane.
Tra i vini stranieri, al primo posto si trovano quelli francesi (96% dei vini bianchi e 94% dei rossi), seguiti dai vini rossi spagnoli, cileni e statunitensi e dai vini bianchi tedeschi (Germania al 49% e Austria al 36%), mentre ancora più lontane ci sono Nuova Zelanda e Australia.
Per quanto riguarda i clienti, le percentuali stabilite dall’indagine si fanno più nette: il 60% dei clienti chiede vino in bottiglia, contro il 26% che ordina al bicchiere (e solo il 26% dei ristoratori versa al bicchiere tutte le bottiglie) e il 4% che vuole la mezza bottiglia. Il 6% porta a casa la bottiglia non finita, e l’1% scambia il vino con gli altri tavoli.