Un verdetto tedesco getta ombre inquietanti sul prodotto simbolo della merenda tipicamente italiana, la Nutella. Secondo il tribunale di Francoforte, infatti, l’etichetta sulla confezione avrebbe un contenuto ingannevole e fuorviante, che spaccia un prodotto ipercalorico e colmo di zuccheri per un alimento sano e ricco di vitamine e sali minerali.
Tutto è partito da un’istanza dell’associazione consumatori tedesca, il Bundesverband der Verbraucherzentralen (Vzbv) contro la Ferrero, adducendo che dall’etichetta “l’alimento si presenta come povero di zuccheri e grassi, ricco di vitamine e minerali ed è considerato particolarmente pregevole”.
Secondo l’associazione, per raggiungere la quota di vitamine indicata nell'etichetta, sarebbe necessario consumare un quarto del barattolo. Il tribunale pertanto ha stabilito che la Ferrero dovrà cambiare le etichette di tutte le confezioni vendute in Germania, pena una multa di 250 mila euro per ogni violazione.
La Ferrero annuncia di voler ricorrere in appello alla Corte federale perché «l'etichettatura attuale è chiara e comprensibile» e inoltre rispetta “tutte le indicazioni legali” ma, per una maggiore trasparenza del contenuto verso il consumatore, dalla fine del 2011 è disposta ad aggiungere volontariamente tutti i dati nutrizionali degli ingredienti.
La sentenza alimenta il dibattito europeo sull'obesità infantile già piuttosto acceso dopo la tassa danese sui grassi e quella francese sulla Coca Cola.
Un episodio analogo si era già verificato nell’agosto di quest’anno in Inghilterra dove, per le stesse ragioni, alcune associazioni avevano denunciato come ingannevole uno spot pubblicitario trasmesso in tv che promuoveva il consumo quotidiano di Nutella, a dispetto del contenuto di zuccheri e grassi. Ferrero aveva fornito ogni chiarimento all’Advertising standards authority inglese (Asa) la quale, al termine dell’istruttoria, aveva ritenuto i messaggi pubblicitari di Nutella corretti nella comunicazione al consumatore.