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Etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari

21/01/2011

Etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari
Maggiore trasparenza per tutti i prodotti alimentari: tramite una regolamentare etichetta, sarò possibile conoscerne il luogo d’origine avere la garanzia di qualità in caso di marchi Dop o Igp, essere informati in caso di eventuali prodotti Ogm contenuti negli alimenti.
Sono questi i requisiti principali previsti dalla legge sull’etichettatura, approvata in via definitiva dalla Commissione Agricoltura alla Camera dopo un lungo iter parlamentare, a partire dal più ampio disegno di legge volto al rilancio del sistema agroalimentare.
Qualità e tracciabilità dei prodotti: questi i cardini della legge, ma con alcune differenze.
Per i prodotti alimentari non trasformati, l’indicazione del luogo di origine o di provenienza riguarda il Paese di produzione dei prodotti.Per i prodotti trasformati l’indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalentemente utilizzata.
Da segnalare sull’etichetta anche l’eventuale utilizzo d’ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati.
Ulteriori decreti ministeriali daranno indicazioni sulle modalità applicative dell’indicazione obbligatoria d’origine, e definiranno i prodotti alimentari soggetti all’etichettatura.

Chi controlla? Le Regioni. È previsto un inasprimento delle pene per chi viola i limiti dell’utilizzo di sostanze supplementari nei prodotti Dop, Igp e specialità tradizionali garantite.
Con il nuovo “Sistema di produzione integrata” dei prodotti agroalimentari sarà garantita una qualità superiore del prodotto finale, contraddistinto da un basso uso di sostanze chimiche, controllato da organismi terzi accreditati, e identificato con uno specifico logo, al quale i produttori saranno liberi di aderire.
Soddisfatto, il ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan ha commentato: “spero che questo possa essere un deciso segnale all’Europa in direzione della vera tracciabilità dei prodotti alimentari. E’ finita l’era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali. I recenti e ripetuti allarmi relativi alla diossina in Germania, ma non solo, ci confermano la necessità di rassicurare per davvero i cittadini che vogliono sapere cosa mangiano e quindi la provenienza degli ingredienti utilizzati. Un consumatore informato non ha paura di comprare e non cede alle ‘Cassandre’che spesso causano danni incalcolabili alle produzioni di qualità italiane”.

Per saperne di più: www.politicheagricole.it
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