A Los Angeles - dice - non esiste tradizione, almeno non per ciò che quella parola era arrivata a significare per lui. Gestisce alcuni ristoranti di successo fino a che nel 2013 non ne apre uno che ha chiamato “Bucato”, perché allestito negli spazi di una vecchia lavanderia. In quel ristorante crea un laboratorio per la sfoglia, il primo in assoluto negli Stati Uniti. Oggi ce ne sono tanti, ma allora fu un pioniere. Dal 2017, con l’imprenditrice Janet Zuccarini, apre Felix Trattoria che in breve viene nominato come “Miglior nuovo ristorante in America” da Esquire, “Ristorante dell'anno” da Eater LA ed è stato selezionato come finalista per il premio “Miglior nuovo ristorante 2018” di James Beard, oltre ad essere stato riconosciuto nella Guida Michelin 2019 della California. Felix nasce con un laboratorio per la pasta a vista, proprio nel centro del locale, per creare un collegamento fra i clienti e lo sfoglino, perché gli ospiti vedessero come lavorava, la bellezza della sfoglia e di quel processo, delle movenze quasi di danza quando si lavora col mattarello. A Bologna, dove anche gli uomini si sono avvicinati a questa arte, è normale trovare laboratori di sfoglia diffusi in ogni angolo della città, non negli Stati Uniti e men che meno all’interno di un ristorante.