Prima è stata la decisione della Corte dei Conti, dopo la bocciatura di un mese fa, a dare il via libera allo statuto del nuovo Enit, che ha consentito di porre fine alla fase di commissariamento.
Pochi giorni dopo il ministro Franceschini ha proposto la nomina di Evelina Christillin alla guida di Enit, con l’obiettivo di rendere finalmente operativa la riforma dell’agenzia di promozione turistica italiana.
Evelina Christillin è torinese, con una forte esperienza maturata alla guida della Fondazione del Museo Egizio di Torino.
Tra i primi commenti quello del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: “Aver appreso che per la guida dell’Enit l’attuale governo si sia orientato su una candidatura al femminile è per noi motivo di apprezzamento, ancor di più lo è il fatto che la scelta sia stata fatta su un profilo così alto. Alla dottoressa Evelina Christillin va il nostro sentito “in bocca al lupo” affinché la sua nomina venga confermata e si possa dunque collaborare insieme e a lungo per la crescita e lo sviluppo di un settore come il turismo, caposaldo dell’economia del Paese”.
Concomitante ai cambiamento relativi l’Enit, il direttore generale Andrea Babbi, in una lettera indirizzata a Renzi eFranceschini, ha rassegnato le sue dimissioni.
In un’intervista all’Ansa Andrea Babbi ha riassunto il suo operato: “Dopo 7 anni in un’agenzia di turismo regionale sono stato selezionato per provare a fare un’Enit diversa e moderna. Ci ho provato e alcune cose sono andate bene: i risparmi attuati, la collaborazione sulla distribuzione dei biglietti Expo sotto scadenza, determinante a detta degli organizzatori per la vendita di 5 milioni di biglietti ai T.O. stranieri, e le sedi all’estero, metà delle quali ripensate per un risparmio di 850mila euro nel 2015. Oggi termino il mio mandato presentando il nuovo bilancio: in due anni ho tagliato le spese generali del 16%, i costi del personale del 6,8% e stiamo discutendo con i sindacati perché da 100 ore di straordinario nel 2014 siamo passati a 70″.
Luigi Franchi