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Expo 2015, la forza delle idee

30/03/2015

Expo 2015, la forza delle idee
“La forza della cucina italiana è la sua semplicità e la diversità di prodotti, che però vanno salvaguardati e valorizzati. Quali sono oggi i criteri per definire un vero ristorante? Non può essere solo una questione di commercio: il ristorante oggi è una delle poche forme di socializzazione e servono dei parametri precisi per una sua identificazione precisa” una bella riflessione quella che Carlo Cracco ha fatto nel suo intervento alla seconda tappa di Expo delle Idee, a Palazzo Vecchio di Firenze.
Un incontro che ha visto anche la presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha spronato ad andare avanti per dimostrare al mondo che in Italia si può: "Abbiamo una grande responsabilità e il compito deve essere esercitato con il massimo impegno perché quella dell'Expo è una sfida che non può andare delusa".
Anche il ministro dei Beni culturali e al Turismo, Dario Franceschini, ha rimarcato la necessità di vincere la scommessa internazionale: “L’Expo a Milano e il Giubileo a Roma saranno due eventi che daranno due anni di crescita e ci aiuteranno moltissimo a superare la crisi – ha affermato Franceschini – perché il turismo è un settore trainante per la crescita se sapremo raccontarci all'estero. Per l'Expo si prevede che oltre 10 milioni di biglietti vengano venduti all'estero e gran parte di queste persone verranno per la prima volta in Italia. Dobbiamo prepararci alla crescita del turismo internazionale, perché il mercato si è ampliato, sono entrati in gioco nuovi paesi da cui provengono i viaggiatori".
Come loro, tantissimi altri interventi in un clima di fiducia teso a ridimensionare i timori di non essere pronti. E crediamo che questo sia lo spirito giusto per avvicinarci ad un appuntamento che, finalmente, comincia a delinearsi per quello che dovrà essere durante e dopo: un autentico momento di confronto internazionale su uno dei temi del futuro del pianeta, la questione alimentare come questione etica.
La stessa Carta di Milano, cita nel suo preambolo: Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo, che consideriamo un diritto umano fondamentale. Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, acqua pulita e energia.

Luigi Franchi
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