“La gravità dei fatti emersi oggi, l’importanza dell’Expo per l’Italia e l’assoluta convinzione che la legalità sia il valore fondante del lavoro di chi opera per il Paese, mi obbligano a riflettere a fondo sulle modalità di conduzione di Expo nel suo ultimo anno di preparazione.
Svolgo da sempre la mia attività professionale credendo nel lavoro di squadra e nella lealtà dei comportamenti. Oggi questa fiducia appare sorprendentemente tradita da una delle persone di Expo; dal mio punto di vista non intendo sottrarmi alla responsabilità che comunque è sempre in capo a chi guida una società.
Apprezzo le autorevoli dichiarazioni di solidarietà e sostegno che giungono da più parti, e in particolare dal Ministro Martina, dal Presidente Maroni e dal Sindaco Pisapia, e ritengo estremamente prezioso il lavoro della Magistratura a favore della piena realizzazione dell’Expo.
Per questo, in vista dell’incontro di martedì con il Presidente del Consiglio, intendo esaminare quali siano le migliori condizioni di lavoro della Società nell’esclusivo interesse dell’Expo, del Paese e dell’assoluto rispetto della legalità” questa la dichiarazione di Giuseppe Sala, AD di Expo 2015 S.p.A., al termine di una giornata che ha fatto tremare più di una persona: da quelli coinvolti nell’inchiesta appena iniziata a quelli che nell’Expo 2015 ripongono una fiducia estrema per l’affermazione di un’Italia diversa, che sappiamo esistere, grazie ad un evento che accende i riflettori su questo Paese. Ma ci vuole chiarezza, quella stessa invocata da Sala; chiarezza nello spiegare una volta per tutte, in maniera chiara, cos’è Expo 2015. E, in un momento in cui ancora la confusione è alta tra gli operatori - che stanno scoprendo, poco alla volta, che non è una fiera, non è una mostra mercato, e per i consumatori, non è un luogo in cui si va per mangiare – non aiuta ceto l’immagine che penetrerà molto velocemente tra la gente comune: Expo è un’altra mangeria, uno spreco, un gigantesco appalto a beneficio di pochi. Da una giornata come questa, in cui la magistratura ha messo in campo un vero terremoto, per quanto riguarda Expo ci sentiamo di dire che è ora di fare la più straordinaria operazione di trasparenza mai tentata prima. In gioco c’è il futuro di questo Paese.
Luigi Franchi