L’8 maggio 1886 un farmacista di Atlanta inventò una bevanda contro il mal di testa: il nome del farmacista era John Stith Pemberton, quello della bevanda sarebbe diventato Coca Cola. 125 anni dopo la bevanda, insieme ad altri soft drinks della casa madre, viene consumata in 1,7 miliardi di bottiglie al giorno, con la previsione di raddoppiare entro il 2020.
Il presidente e amministratore delegato Muthar Kent, in un’intervista a Repubblica a firma Gennaro Schettino, ha tracciato la visione della multinazionale, affermando che “nel prossimo decennio si affaccerà sulla scena mondiale una nuova classe media di un miliardo di persone. E ogni novanta giorni nascerà una città grande come New York. I paesi trainanti saranno, oltre a Russia, Cina e Brasile, anche Marocco, Turchia, Cile, Sud Africa e Vietnam. Sembra fantascienza ma non è così. Saranno cambiamenti sconvolgenti e la nostra sfida è questa”.
Uno scenario, quello descritto da Muthar Kent, che evidenzia come, nei paesi emergenti, la popolazione sia più giovane rispetto al vecchio mondo e proprio questo fattore porterà il mercato dei soft drinks dagli attuali 650 milioni di dollari ai tre miliardi, nell’arco di un decennio.
La crescita globale, come viene da più parti ribadito, sarà il frutto dell’innovazione in tutti i campi. Chissà cosa e come cambierà la Coca Cola che, da 125 anni, replica la stessa identica formula e con essa ha conquistato il mondo intero.
Per ora i festeggiamenti di 125 anni si riassumono nello spettacolare “Grazie”, tramite la più grande illuminazione al mondo in un singolo edificio dalla torre ospitante la sede generale della società ad Atlanta. La scritta illuminata apparirà ogni giovedì, venerdì e sabato di maggio. Per vedere il video della prima illuminazione basta cliccare l’indirizzo
http://CokeURL.com/trac