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Fine della crisi per il gorgonzola

13/05/2011

Fine della crisi per il gorgonzola
Finito un 2009 di passione, travagliato dalla crisi economica e dagli scarsi successi sul mercato del food, il gorgonzola torna a superare la quota dei quattro milioni di forme prodotte (precisamente 4.052.028), il 2,1% in più rispetto all’anno critico.
Aumenta la produzione, dunque, e i consumi seguono da presso, con un incremento del 7,5% (dopo il +1,6% del 2009), favoriti soprattutto dall’avvicinamento di acquirenti occasionali. La grande distribuzione resta ancora ai primi posti nell’acquisto, seguita dai discount e dai negozi tradizionali, quindi gli ambulanti e i mercati rionali.
Secondo i dati presentati dal presidente del Consorzio di tutela, Renato Invernizzi, il 64,6% delle famiglie italiane ha fatto incetta di Gorgonzola Dop almeno una volta nel corso del 2010.
“Una buona mano al raggiungimento di questo risultato – ha commentato Invernizzi – l’ha data Claudio Bisio, membro di un’improbabile ‘Confraternita del Gorgonzola’ nel film ‘Benvenuti al Sud’. Credo che l’incremento dell’indice di penetrazione del Gorgonzola sulle tavole delle famiglie italiane sia dovuto anche a questo evento”
L’assemblea annuale dei soci, tenutasi ad Arona, sul Lago Maggiore, ha preso visione dei dati complessivi riguardanti la produzione, sviluppatasi soprattuto nel milanese e nel novarese: il 91,5% si basa sul Gorgonzola tipo dolce, mentre il piccante, con il 7,87%, ha confermato il trend di crescita, con un incremento del 17%. Ancora minima la tipologia prodotta con latte biologico, ferma allo 0,66% del totale.
Per quanto riguarda la distribuzione per aree geografiche dei consumatori, si è registrato un leggero incremento nel Nord Est e nelle isole, compensato da un decremento nel Nord Ovest e nel Centro - Sud.

Per saperne di più: www.gorgonzola.com
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