Se è vero che in ogni associazione c’è sempre qualche tipo di impegno che la connota e la distingue dalle altre, nel caso di CHIC vi è l’ambizioso e strutturato progetto, Chic Respect, di calarsi nelle questioni riguardanti la sostenibilità ambientale, perché i cuochi possano arrivare a proporre, in previsione di un futuro che già chiede di attrezzarsi, un menù specifico. Respect, questo è il suo nome, va ad affiancare altre proposte del locale. Gli chef sono supportati in questo percorso da un comitato scientifico che ha contribuito alla stesura di un protocollo basato su:
- un modello dietetico sostenibile che promuove un’inversione proteica rispetto alle principali abitudini alimentari attuali, prevedendo nel menù l’80% delle proteine vegetali e il 20% di proteine animali
- una particolare attenzione all’utilizzo di materie prime di specie a rischio di estinzione (soprattutto ittiche) e alla sofferenza dell’animale
- la riduzione di scarti alimentari, sia nella lavorazione che nel consumo
- la riduzione del consumo di risorse naturali (acqua, energia…)in tutte le fasi, dalla produzione alla somministrazione, anche con l’utilizzo di tecnologia e attrezzature innovative
- il mantenimento della biodiversità
I menù elaborati dagli chef vengono vagliati dallo stesso comitato scientifico.