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FIPE-TripAdvisor: insieme per la ristorazione

08/12/2014

FIPE-TripAdvisor: insieme per la ristorazione
La notizia è ufficiale. FIPE, la Federazione italiana pubblici esercizi, le rappresentanze territoriali di Confcommercio di Firenze e Pistoia e TripAdvisor, il sito di viaggi più grande al mondo, hanno siglato nei giorni scorsi una partnership tesa a supportare e coinvolgere il settore della ristorazione. Inizialmente focalizzato solo sulle due province toscane (scelte perché particolarmente rappresentative dei settori turistici coinvolti dall’attività del portale) e valido fino a novembre 2015, l’accordo potrà poi coinvolgere il resto della Penisola, sulla base dei risultati di questo primo anno di sperimentazione, che prevede iniziali sessioni di formazione da parte di TripAdvisor per i membri FIPE riguardo le opportunità del marketing online. Sugli esiti positivi e sui possibili ulteriori sviluppi della collaborazione la Federazione italiana dei pubblici esercizi è più che ottimista. “Abbiamo lavorato insieme per sviluppare un accordo con il fine di comunicare i benefici dei servizi e delle risorse di TripAdvisor ai nostri membri, – afferma Aldo Cursano, vice presidente nazionale FIPE – fornire la giusta formazione sulla gestione della reputazione online e collaborare per mantenere l’integrità dei contenuti in Rete”. Dal canto suo, TripAdvisor, come sottolinea la portavoce per l’Italia Valentina Quattro, “intende aiutare a massimizzare le opportunità di business che può offrire, permettendo ai ristoratori di raggiungere un’ampissima audience globale di potenziali clienti. E tutto gratuitamente, cosa che sarebbe altrimenti impossibile per piccole aziende indipendenti con budget limitati o inesistenti”.
La ristorazione, dunque, è pronta a fare esperienza di tutte le opportunità offerte da questo mezzo, forte dell’obiettivo condiviso da entrambe le parti: dare agli utenti la libertà di esprimere le proprie esperienze scrivendo recensioni online ma, parallelamente, combattere i tentativi di un’esigua minoranza che cerca di utilizzare il sistema in modo distorto. “L’enfasi va posta sul proteggere sia gli utenti che i ristoratori, – sottolinea Cursano –, assicurandosi che i proprietari capiscano come incoraggiare le recensioni e come gestire la loro reputazione online, utilizzando gli strumenti e le risorse di marketing a loro disposizione. Vogliamo anche essere certi che qualunque proprietario che cerchi di manipolare il sistema delle recensioni venga penalizzato”.
Anche in vista della nuova partnership, TripAdvisor ha creato una serie di strumenti e servizi di marketing (comprese, per esempio, recensioni rapide), per aiutare i proprietari e gestori a raccogliere i giudizi direttamente dai propri clienti. Agli operatori, dunque, non resta che saggiare e mettere alla prova le possibilità offerte dal web e portali come questo.

Mariangela Molinari

 
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