Change.org, la piattaforma digitale delle petizioni che coinvolge oltre 60 milioni di persone,
promuove una petizione a favore della
cultura alimentare nelle scuole. Questo perché “la cultura alimentare è un'arma nelle mani delle persone” e diviene sempre più importante sapere cosa mangiamo, da dove proviene ciò che giunge nelle nostre tavole, saperne i procedimenti e i processi. Ancora sapere scegliere al supermercato cosa fa bene alla nostra salute e cosa no, individuare la località di provenienza di un determinato prodotto sono le basi per una corretta alimentazione.
In particolare la petizione è lanciata da
Elisa, una modella “curvy”, come si definisce lei, da sempre impegnata nella lotta contro i disturbi alimentari e che ha denunciato in questi anni il proliferare di siti e blog pro-anoressia e pro-bulimia. “Ma la lotta ai disturbi alimentari, che in Italia riguardano oltre 2 milioni di giovani, non può essere lasciata solo all’iniziativa delle singole persone. La società deve prima di tutto trasmettere cultura alle nuove generazioni, e la cultura passa attraverso la scuola.”
Il ruolo sociale della petizione sta nella diffusione di una conoscenza che potrebbe ridurre i disturbi alimentari, prevenire l’obesità, e fornire le basi per una corretta alimentazione. La petizione chiede al Ministro della Istruzione a quello della Salute di introdurre nelle scuole superiori un monte ore annuale in cui i ragazzi, assieme ad esperti del settore, possano fare educazione alimentare. In molti istituti ci sono già dei programmi, organizzati su base volontaria da queste scuole, che riguardano la cultura del cibo. Perchè non portare questi esempi virtuosi in tutti gli istituti italiani?
Per saperne di più e firmare la petizione: L’educazione alimentare nelle scuole
Lucilla Meneghelli