Marco Valerio Sarti ha individuato una serie di
requisiti che chi pensa di dedicarsi al delivery dovrebbe prendere in attento
esame: per prima cosa, scegliere se effettuare il delivery in autonomia o
affidarlo a player. Il delivery in autonomia presenta dei costi impegnativi:
occorre valutare attentamente l’equilibrio tra il costo medio per piatto con
quello del packaging, della piattaforma per gli ordini, il costo orario del
rider, quello del mezzo di trasporto compreso il carburante, i costi per una campagna
di marketing efficace, le commissioni sui pagamenti digitali (indispensabili) ed
eventuali costi di gestione e organizzazione. Insomma, non basta decidere il
food cost del piatto come se fosse consumato in sala, bisogna guardare
oltre.
Se si opta per l’outsourcing bisogna considerare attentamente le commissioni
che i player esigono e valutarne il vantaggio o meno rispetto all’autonomia
tenendo presente che in questo caso quelli che sono gli obblighi in merito al
personale e al trasporto effettivo restano a carico della piattaforma.