In abbinamento alle proposte culinarie vegetali Mattia Pastori ha studiato i suoi cocktail:
“Quando si parla di cocktail pairing il concetto è quello dell'accompagnamento, ovvero che ciò che si mangia e beve sia in sintonia senza troppi contrasti. Il piatto è un elemento complesso, mentre il cocktail sicuramente meno, ma quando si incontrano l'insieme di sapori deve essere armonico. Quindi, semplicità di esecuzione ed elementi per non andare a coprire il cibo; inoltre, è importante il controllo delle temperature dei cocktail, che non devono andare in contrasto con la proposta food. Per quanto riguarda lo studio, si cerca di estrapolare un ingrediente del piatto per riproporlo e creare continuità. Si può andare a giocare anche con profumi e sapori, senza per forza essere legato a un ingrediente specifico. In questo caso, ho giocato con barbabietola, marmellata di arance per dare dolcezza e acidità. La particolarità del Savoia Agitato è che andava in sintonia con quella che poteva essere la masticazione della verza, la sua croccantezza e acidità, ripresa con il gusto amaro del cocktail e il lascito dolce della barbabietola alla fine. Per quanto riguarda la conchiglia, abbiamo abbinato il Savoia Americano trasformandolo in Americano Inaspettato riprendendo le nocciole sottoforma di aria, così da richiamarne il sapore e avere una texture morbida. Quindi stessi ingredienti tra cocktail e piatto, ma con una texture differente”.
Foto di copertina di Lorenzo Moreni