Il settore Food&Beverage italiano vale 27 miliardi di euro di PIL; la Lombardia è la prima regione italiana per valore generato dalla filiera agroalimentare; in Valtellina il settore cresce 8 volte più velocemente che nel resto d’Italia.
Queste considerazioni sono il punto di partenza da cui si svilupperà, il 9 e il 10 giugno prossimi, la settima edizione del forum The European House-Ambrosetti che vedrà la partecipazione di 39 tra aziende italiane e internazionali per discutere e portare la propria testimonianza sullo stato dell’arte dell’agroalimentare, motore di crescita e sviluppo per il nostro Paese e per le comunità estere.
L’evento si svolgerà a Bormio, in Valtellina, luogo particolarmente simbolico e scelto quale esempio di crescita e sviluppo economico: solo nel 2022, infatti, il territorio ha generato un valore di 277 milioni di euro di produzioni agroalimentari certificate, con 2345 attività attive sul territorio di cui 195 dedite al settore food&beverage: il 90% della produzione di mele della Lombardia, l’80% di bresaola nazionale e il più grande vigneto terrazzato d’Italia con 2500 km di muretti a secco su 850 ettari coltivati.
In campo alimentare, la Valtellina si offre come esempio chiarificatore. Patria di molteplici eccellenze rappresenta al meglio il connubio tra alimentazione e qualità di vita. Sondrio è la 3° provincia italiana su 107 per impatto economico territoriale dei prodotti a base di carne certificata, dopo Parma e Udine; la 4° provincia lombarda per produzione di vino con 3,2 milioni di bottiglie l’anno; è anche la 15° provincia italiana nell’indice di qualità della vita e al 19° posto per le produzioni agroalimentari certificate con un valore di 277 milioni di euro. Un impatto rilevante sul territorio e sull’economia locale.
Ma il dato significativo emerso è che in Valtellina il settore cresce 8 volte più velocemente che nel resto dell’Italia con un numero di occupati in aziende del settore food che raggiunge i 162.000.