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Formaggi, il meglio all’Italian Cuisine World Summit

07/10/2025

Formaggi, il meglio all’Italian Cuisine World Summit

SPQR, Sono Pazzi Questi Romani. I meno giovani, ma anche gli appassionati di fumetti, sanno esattamente a cosa si riferisca questo acronimo. L’espressione, che, in verità, significa Senatus PupulusQue Romanus, usata nell’antica Roma per indicare la concezione del potere dell’Impero, suddiviso tra aristocrazia e popolo, venne presa in prestito con grande ironia dagli umoristi Goscinny e Uderzo e messa in bocca al loro eroe animato Asterix nelle battaglie a suon di sganassoni con i poveri soldati romani.
Trasponendo nel tempo la rivalità tra Galli e Romani, possiamo affermare, sempre col sorriso, che Francesi e Italiani si sentono costantemente in concorrenza su tutto e cibo e ristorazione non fanno difetto.

 

A dire il vero è proprio l’ambito gastronomico il campo di battaglia di oggi e, se nei fumetti di Asterix i Galli cucinavano la pozione magica per battere i Romani, nella vita reale, da una parte e dall’altra delle Alpi, pensiamo di essere i migliori nella preparazione di piatti, nell’enologia e naturalmente nei formaggi.


Ebbene, perché ne scriviamo?
Perché un valoroso gruppo di italiani, di imprenditori, cuochi, ristoratori, tutti residenti al di fuori dei nostri confini, sta tentando di entrare nel Guinnes dei primati e, di conseguenza, mostrare al mondo, una volta per tutte, che, in fatto di tipologie di formaggi, non ci batte nessuno.


L’evento si terrà il 5 novembre 2025 negli Emirati Arabi Uniti, al Westin Mina Seyahi Hotel di Dubai , nel contesto del XVI Italian Cuisine World Summit e in concomitanza con Gulfood Manufacturing, una delle più importanti fiere agroalimentari della regione. 
L’Italian Cuisine World Summit, fondato e diretto da Rosario Scarpato, è l'evento che promuove la cucina italiana e il made in Italy agroalimentare nel settore Horeca, portando chef stellati Michelin e di talento dall'Italia nei migliori ristoranti e hotel di lusso italiani nelle città dove si tiene (quest’anno ad Abu Dhabi e Dubai saranno 25).
A dirigere le operazioni sarà Elie Makhlouf, specialista in formaggi e latticini, insieme a Davide Casalin, direttore del Comitato organizzatore.

 

La sfida, peraltro molto scenografica, è di presentare il maggior numero di varietà di formaggi in esposizione. Bisogna battere il precedente record di 1050 che, però, non erano tutte dello stesso Paese, appunto il valore in più di cui sono fieri gli organizzatori che,  dunque, fanno appello a tutti i produttori italiani anche i più piccoli, affinché si facciano avanti per aiutare l’Italia a raggiungere questo record. Per informazioni:  https://argos-star.com/date-a-cheese-2/ o scrivere a questa email davide@the-i-factor.it.

 

In conclusione, per inquadrare meglio l’entità di quello che questo tentativo di record rappresenta, vale la pena fornire qualche dato sul valore del mercato caseario, perché, se l'Italia può vantare un gran numero di tipologie, anche l’ammontare della produzione e vendita è un vanto per il nostro Paese.

 

Nel 2024 le imprese lattiero casearie operanti in Italia hanno raccolto e trasformato tutto il latte vaccino prodotto nelle stalle italiane. Si tratta di 13,18 milioni di tonnellate, cui si aggiungono 800mila tonnellate di latte tra caprino, bufalino e pecorino.
Il latte lavorato in Italia è destinato alla produzione di 2,5 milioni di tonnellate di latte alimentare, 1,4 milioni di tonnellate di formaggi (per il 44% a denominazione di origine protetta), poi ci sono 265mila tonnellate di yogurt e altri latti fermentati e 103mila tonnellate di burro.

Gran parte della produzione casearia nazionale si concentra nella mozzarella (315mila tonnellate), Grana Padano dop (218mila tonnellate), Parmigiano Reggiano dop (163mila tonnellate), Gorgonzola dop (63mila tonnellate), Mozzarella di bufala campana dop (55mila tonnellate), Pecorino Romano dop (39mila tonnellate), burrata e stracciatella (47.500 tonnellate, di cui 600 di Burrata di Andria IGP), provolone (28mila tonnellate, di cui 7mila Valpadana Dop), mascarpone, crescenza, Asiago dop.
Il 2024, infine, è stato un anno straordinario anche per l’export, che ha raggiunto 658mila tonnellate.

 

Insomma, l’Italia non ha nulla da invidiare, anzi… alla Francia in fatto di formaggi, basta solo essere uniti nella promozione di questo importante comparto.

a cura di

Aldo Palaoro

Giornalista ed Esperto di Relazioni Pubbliche, da quando non si conosceva il significato di questo mestiere. Ha costruito la sua professionalità convinto che guardarsi in faccia sia la base di ogni rapporto. Organizza corsi di scrittura e critica gastronomica.
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