Cremona, ricca di storia e cultura
Una città che risorge e afferma la sua identità. Cremona, assopita sulle rive del Po, rivendica il suo ruolo nella storia e nell’economia del Paese e lo manifesta con eventi dedicati ai prodotti iconici del territorio: i formaggi, il torrone, il salame e la mostarda ne sono un esempio. Le manifestazioni ad essi dedicate sono la dimostrazione che la qualità espressa è apprezzata dal pubblico che ama sempre di più scoprire le eccellenze frutto del sapere antico di artigiani e contadini.
Come dichiara Barbara Manfredini, Assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza del Comune di Cremona: “L’evento è un percorso alla scoperta delle eccellenze del territorio, perché è l'incontro con i prodotti tipici e al tempo stesso l'incontro con la cultura del saper fare, della produzione locale, della maestria degli chef e delle imprese artigiane, cooperative e industriali. È un invito a visitare Cremona, una delle capitali del formaggio, è un'immersione giocosa e divertente, ma anche didattica e formativa, per arricchire la conoscenza dei formaggi prodotti nel nostro territorio e di quelli provenienti da altre regioni per coinvolgere il turista in una vera e proprio esperienza”.
Gusto e gastronomia diventano così strumenti attraverso i quali si racconta un territorio e il saper fare delle sue genti, patrimonio da valorizzare che diventa un assist al turismo e all’economia locale.
Ne è convinto anche Paolo Mirko Signoroni, Presidente Provincia di Cremona, che afferma: “Il Grana e il Provolone sono il risultato di una profonda conoscenza dell’arte casearia che rappresenta una tradizione da tramandare ai giovani. Esiste nella nostra provincia una massiccia richiesta di manovalanza specializzata che manifesta la necessità di divulgare quella coscienza del settore che rappresenta l’identità del territorio e ne costituisce un supporto economico importante. La tradizione si ripete e deve essere rinnovata con pratiche moderne, come investimenti in energia green. Le manifestazioni come questa sono un veicolo di conoscenza”.
E Cremona, capitale italiana del latte, che ambisce a candidarsi Capitale Italiana della Cultura nel 2027, si propone così come luogo ideale per divulgare questa conoscenza non solo a livello intellettuale ma come volano per le attività del territorio. Lo conferma il Presidente del Consorzio Grana Padano Renato Zaghini: “La nostra attività e la nostra filiera creano risorse e le reinvestono nel territorio, per la cui tutela e rispetto serve manodopera qualificata. Dare valore alla materia prima, il latte, è un’azione preziosa per il territorio e il suo sviluppo economico”.
Un’economia fiorente come testimonia il Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana Giovanni Guarneri: “La zona di produzione del nostro consorzio, tra Lombardia, Veneto e provincia di Trento, genera 100 milioni di fatturato con 680 stalle e 11 trasformatori dedicati a questa produzione particolare, di grande importanza soprattutto per la ristorazione. È un prodotto riconoscibile in grado di valorizzare la cucina italiana anche all’estero. Eventi come Formaggi&Sorrisi sono importanti per divulgare il valore delle DOP, frutto di uno stretto rapporto con il territorio, di rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione e controllate da organismi indipendenti, da fattori umani che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile”.