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Formaggi&Sorrisi, un viaggio nel gusto

07/03/2024

Formaggi&Sorrisi, un viaggio nel gusto

Dal Tirolo alla Puglia, passando per i territori lombardi, le montagne piemontesi e la tradizione sarda. Un percorso che celebra il made in Italy e offre ai visitatori una panoramica delle specialità della penisola. 

È un’Italia a morsi quella di Formaggi&Sorrrisi – Cheese&Friends Festival che torna a Cremona dal 12 al 14 aprile 2024 con i migliori prodotti caseari protagonisti dell’evento, rappresentativi dei luoghi di provenienza, narratori di storie e tradizioni.

Padroni di casa il Grana Padano e il Provolone Valpadana DOP in ogni loro sfumatura, ma accanto ad essi altre specialità lombarde come il Salva Cremasco la cui storia di produzione risale nientemeno che al ‘600, o il Gorgonzola, il Bitto e la Casera. Da lì parte un viaggio che si snoda lungo tutto il territorio nazionale fino a comprendere le isole in un’interpretazione dei territori d’Italia che si arricchisce strada facendo di altre specialità come mostarde, composte, salse agrodolci e birre artigianali, accompagnamento ideale ai latticini.

Ogni formaggio è un viaggio sensoriale attraverso paesaggi e tradizioni in una narrazione del gusto e della cultura antica che vi si tramanda. 

Formaggi&Sorrisi, un viaggio nel gusto

Cremona, ricca di storia e cultura

Una città che risorge e afferma la sua identità. Cremona, assopita sulle rive del Po, rivendica il suo ruolo nella storia e nell’economia del Paese e lo manifesta con eventi dedicati ai prodotti iconici del territorio: i formaggi, il torrone, il salame e la mostarda ne sono un esempio. Le manifestazioni ad essi dedicate sono la dimostrazione che la qualità espressa è apprezzata dal pubblico che ama sempre di più scoprire le eccellenze frutto del sapere antico di artigiani e contadini.

Come dichiara Barbara Manfredini, Assessore al Turismo, Commercio e Sicurezza del Comune di Cremona: “L’evento è un percorso alla scoperta delle eccellenze del territorio, perché è l'incontro con i prodotti tipici e al tempo stesso l'incontro con la cultura del saper fare, della produzione locale, della maestria degli chef e delle imprese artigiane, cooperative e industriali. È un invito a visitare Cremona, una delle capitali del formaggio, è un'immersione giocosa e divertente, ma anche didattica e formativa, per arricchire la conoscenza dei formaggi prodotti nel nostro territorio e di quelli provenienti da altre regioni per coinvolgere il turista in una vera e proprio esperienza”.

Gusto e gastronomia diventano così strumenti attraverso i quali si racconta un territorio e il saper fare delle sue genti, patrimonio da valorizzare che diventa un assist al turismo e all’economia locale.

Ne è convinto anche Paolo Mirko Signoroni, Presidente Provincia di Cremona, che afferma: “Il Grana e il Provolone sono il risultato di una profonda conoscenza dell’arte casearia che rappresenta una tradizione da tramandare ai giovani. Esiste nella nostra provincia una massiccia richiesta di manovalanza specializzata che manifesta la necessità di divulgare quella coscienza del settore che rappresenta l’identità del territorio e ne costituisce un supporto economico importante. La tradizione si ripete e deve essere rinnovata con pratiche moderne, come investimenti in energia green. Le manifestazioni come questa sono un veicolo di conoscenza”.

E Cremona, capitale italiana del latte, che ambisce a candidarsi Capitale Italiana della Cultura nel 2027, si propone così come luogo ideale per divulgare questa conoscenza non solo a livello intellettuale ma come volano per le attività del territorio. Lo conferma il Presidente del Consorzio Grana Padano Renato Zaghini: “La nostra attività e la nostra filiera creano risorse e le reinvestono nel territorio, per la cui tutela e rispetto serve manodopera qualificata. Dare valore alla materia prima, il latte, è un’azione preziosa per il territorio e il suo sviluppo economico”. 

Un’economia fiorente come testimonia il Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana Giovanni Guarneri: “La zona di produzione del nostro consorzio, tra Lombardia, Veneto e provincia di Trento, genera 100 milioni di fatturato con 680 stalle e 11 trasformatori dedicati a questa produzione particolare, di grande importanza soprattutto per la ristorazione. È un prodotto riconoscibile in grado di valorizzare la cucina italiana anche all’estero. Eventi come Formaggi&Sorrisi sono importanti per divulgare il valore delle DOP, frutto di uno stretto rapporto con il territorio, di rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione e controllate da organismi indipendenti, da fattori umani che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile”.  

Foto @TaginiFoto @Tagini

Cremona, non solo formaggi

È una vocazione al gusto, quella che la città di Cremona ama comunicare, e lo fa con eventi studiati apposta per invitare, incoraggiare il visitatore ad accogliere le diverse espressioni del territorio, a viverle attraverso i sensi.

È lo spirito che anima iniziative come il BonTà, da poco svoltosi, un salone dedicato alle eccellenze enogastronomiche, che ha rilanciato, tra l’altro, in seno alla ristorazione locale, Il Cammino del Marubino, liberamente ispirato al celeberrimo Cammino di Santiago, e che ha coinvolto 24 ristoranti ubicati nella provincia di Cremona che per l’occasione hanno proposto in carta i marubini, ricetta di pasta ripiena risalente al ‘400, serviti asciutti o cotti nei “tre brodi” tradizionali, vera icona della tradizione gastronomica di Cremona e del suo territorio. Ogni pellegrino, consumando un piatto di marubini e collezionando “timbri” alla cassa da apporre sull’apposito “passaporto” ha avuto modo di scoprire le tante ricette e versioni dei marubini proposti nei vari ristoranti cremonesi. Torna l’immagine del viaggio, un viaggio nel gusto e nella tradizione cremonese che parte dall’assaggio del primo marubino, ma si perfeziona solo completando Il Cammino del Marubino.

È lo spirito della ormai celeberrima Festa del Salame che si svolge ogni anno in ottobre. Della Festa del Torrone, emblema della città, che coinvolge i visitatori tra dolcezze in assaggio e rappresentazioni storiche per le vie del centro.
Un vero e proprio “sistema Cremona” che punta a sostenere le imprese agro alimentari e tutto l’indotto. Un quadro sinergico con porta al confronto, alla scoperta, all’incontro con la cultura del saper fare, della produzione locale, della maestria degli chef e delle imprese artigiane, cooperative e industriali per dare valore al territorio, promuoverne il turismo, condurre al domani con consapevolezza. Il tutto è un invito a vistare Cremona seguendo il trend nazionale del turismo enogastronomico in continua ascesa che attesta Cremona e il territorio come destinazione turistica anche per i prodotti tipici e della tradizione. 

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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