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Forme di gusto

18/12/2023

Forme di gusto

Una corte ottocentesca ristrutturata è il contesto nel quale si sviluppa Atena Multi Forme; al suo interno diverse anime, dalla cucina gourmet alla japan fusion experience, dal bistrò informale all’hôtellerie di lusso. 

Sono nuovi percorsi quelli che la ristorazione contemporanea sta gradualmente attraversando per raggiungere quel format ideale in grado di comprendere ogni diversa identità che la società moderna esprime. Sempre più diffuse, le location multifunzione hanno un senso ben preciso, quello di accogliere un’umanità variegata o semplicemente alla ricerca di qualcosa di più, di diverso; sono luoghi da scoprire, imparare e godere per sentirsi partecipi. A volte la fantasia spazia, il sogno prevale e saperlo racchiudere in uno spazio materiale o temporale diventa la chiave per il successo di un’iniziativa. 

E se scegliere, in base all’occasione, all’umore del momento, al gusto personale o alla voglia di sperimentare, è prerogativa preziosa un luogo che offre questa possibilità è subito meta ambita. 

La chef Arianna GattiLa chef Arianna Gatti

Diverse realtà con una propria anima

Atena Multi Forme, situata nella prima cinta rurale a sud del centro di Brescia, è una location nuova, nel concetto e nell’espressione, perché racchiude un’offerta modulata per incontrare aspettative differenti tra loro ma che si completano a vicenda, una destinazione innovativa studiata per coinvolgere e accogliere una clientela variegata eppure orientata verso un unico scopo: vivere un’esperienza appagante secondo le proprie aspettative. 

Al suo interno, infatti, la proposta si articola in tre tipologie di ristorazione, studiate per incontrare il favore di differenti tipi di appassionati foodie: Forme, Sottoforme Bistrò e 52C

Paolo Naoni, l’imprenditore che ha ideato il progetto e ne dirige l’esecuzione, ci spiega come è nata l’idea e quali sono gli scopi che intende raggiungere: “Atena Multi Forme è un concetto che racchiude al suo interno diverse realtà con una propria anima. Il tutto ha sede in una corte ristrutturata risalente all’Ottocento immersa nel verde nella campagna a sud di Brescia. Qui si trova anche Atena, la società che ho costituito nel 2003 e che si occupa di formazione per aziende, privati e professionisti. Il nome Atena Multi Forme è nato alla fine dello scorso anno, in seguito alla decisione di chiamare Forme il nuovo ristorante. Il nome è stato scelto per omaggiare il paese di origine della chef Arianna Gatti, Forme un piccolo borgo in provincia de L’Aquila. L’idea di partenza era quella di creare uno spazio polifunzionale con uno stile preciso, in cui realtà eterogenee potessero convivere e condividere uno spazio comune”.

L’offerta multipla è frutto di attenta ricerca e mira ad ampliare quanto possibile l’orizzonte culinario. “L’intento è proprio quello di abbracciare una clientela il più ampia possibile – spiega Naoni – e attraverso le offerte di Forme, Sottoforme Bistrò e 52C abbiamo voluto creare una sorta di punto di riferimento in cui i gusti più diversificati potessero essere soddisfatti a pieno, per dare la possibilità ai clienti di scegliere ciò che più li aggrada, ciò che meglio incontra i loro gusti, così da soddisfare le esigenze di chiunque. La scelta di affidare la cucina di Forme ad Arianna Gatti e quella di 52C a Ronald Bourgeon è dovuta, in primo luogo, al loro curriculum di tutto rispetto che riflette quella che è l’essenza dei due ristoranti. Gatti, ad esempio, vanta un’esperienza di nove anni come sous chef in un ristorante bresciano con due stelle Michelin, mentre Bourgeon ha alle spalle esperienze lavorative a livello internazionale che ben si adattano allo spirito fusion di 52C.”

Forme, la mise en placeForme, la mise en place
Pancia di maialino, cachi, vin brûléPancia di maialino, cachi, vin brûlé

Forme, cucina concreta e di sostanza

Stagionalità, materie prime italiane e locali, uno stile che gioca con l’incontro tra cucina abruzzese e bresciana. Arianna Gatti, la giovane chef alla direzione della brigata di Forme, ama definirla “tradizionale e ricca di sapori riconoscibili, composta da piatti realizzati con tecniche funzionali e che non richiedono spiegazioni preliminari, dove il design gioca un ruolo fondamentale».

Nei suoi piatti, Arianna Gatti, combina i sapori e le tecniche della sua terra, l’Abruzzo, dove è cresciuta con quelli che negli anni trascorsi a Brescia ha saputo conoscere e apprezzare. Ciò che predilige è accostare ingredienti della tradizione e reinterpretarli in una chiave contemporanea, anche con tecniche inusuali, affinché esprimano il meglio di ciò che sanno dare. Importante è anche la forma che assume il piatto, per questo la chef dedica ampio respiro alla presentazione, che deve saper incantare fin dal primo sguardo.

 “C’è un piatto, tra gli altri che, finora, dimostra quanto abbia raggiunto idealmente questo scopo – afferma Paolo Naoni - ed è Carciofo alla brace, riduzione di birra Curtense al pane, Bagòss e zafferano, un piatto presente nella carta invernale che a gennaio tornerà in menù. La cottura alla brace rappresenta una delle tecniche più ancestrali, strettamente connessa all’elemento del fuoco e che rimanda ai piatti della tradizione. Il carciofo, ortaggio invernale consumato in tutto il Paese, è abbinato alla birra Curtense, fatta con pane raffermo, limpida e dal colore paglierino, dalla schiuma candida e dall’aroma di fiori bianchi, al Bagòss, un formaggio a latte crudo con l’aggiunta di zafferano prodotto nel comune di Bagolino, in provincia di Brescia, e allo zafferano che proviene dall’orto della famiglia della chef”.

La proposta gastronomica di Forme, inoltre, si articola in due differenti modalità e il fine dining è affiancato da Sottoforme Bistrò, un locale dove la proposta gastronomica di Arianna Gatti, partendo sempre da un elevato concetto di qualità, è pensata per una clientela business e per situazioni più informali.

Arianna ha scelto di essere affiancata da una brigata giovane e ambiziosa che sa interpretare la sua idea di cucina, piatti che non richiedono particolari spiegazioni preliminari ma sanno far dialogare culture e personalità; uno stile moderno che rispecchia raffinatezza e attenzione per diventare ospitalità e cura. 

Forme, la brigata e la sala al completoForme, la brigata e la sala al completo

52C, tra oriente e occidente, ogni curiosità è soddisfatta

 

Per l’ospite più curioso, quello che vuole essere sbalordito e che desidera appagare il proprio palato con accostamenti inediti, ma anche per quello maggiormente legato alle pietanze della cultura nostrana, oggi c’è la cucina japan-fusion di 52C, dove lo chef Ronald Bourgeon, originario di Caracas, capitale del Venezuela, offre piatti dove preparazioni della tradizione gastronomica nipponica incontrano ingredienti e tecniche straniere, in un susseguirsi di contaminazioni che percorrono l’intero meridiano che unisce il Paese del Sol Levante, l’Italia e il Venezuela.

Paolo Naoni rivela l’origine e i dettagli di questo stile: “L’accostamento di ingredienti, sapori e tecniche geograficamente e culturalmente lontani è la caratteristica principale della cucina di 52C. Durante la sua carriera Ronald Bourgeon ha avuto modo di lavorare e conoscere tanto la cucina del suo Paese quanto quella italiana, e in Sud America vi sono grandi comunità di immigrati asiatici che, con le loro ricette, hanno dato vita a una filosofia gastronomica unica. Questi sono gli elementi del suo background che ha trasportato nella cucina di 52C, e per questo il suo menù sa soddisfare il palato di ogni commensale, sia di quello che preferisce piatti più strettamente nipponici, come il sushi in ogni sua variante, sia di quello che, al contrario, cerca pietanze legate alla cultura italiana”.

Dedizione, disciplina e costanza sono le virtù che lo chef Bourgeon vuole trasmettere attraverso le sue creazioni gastronomiche; virtù che ritroviamo nei suoi piatti, due in particolare: Tiradito lujoso new style ed Evoluzione. “Il primo – spiega Naoni - è un piatto a base di pesce che combina diverse culture e, prima fra tutte, la cultura gastronomica nikkei, che unisce elementi della cucina giapponese con ingredienti e tecniche della gastronomia peruviana. Il secondo è un risotto composto da ingredienti eterogenei come il risotto con il pecorino, della tradizione italiana, l’alga kombu e l’olio di foglie di shiso, di origine giapponese, una glace de viande di gamberi rossi, ovvero una tecnica francese, il tutto chiuso da dei gamberi rossi crudi”.

52C, Chef Ronald Bourgeon52C, Chef Ronald Bourgeon
 52C, Evoluzione 52C, Evoluzione

Sono diverse identità, quelle che possiamo incontrare da Atena Multi Forme, ma tutte riunite in un solo concetto, quello che l’ospitalità non ha confini, non ha limiti se proposta con armonia e capacità di ascolto: per incontrare, capire e soddisfare. Un universo di emozioni in continuo mutamento che aspettano solo di essere vissute. Ed ecco che l’offerta è completata da quattro luxury suite, La Dolce Vita, come il famoso film di Federico Fellini, perché l’idea di ospitalità di Paolo Neoni, unica ed esclusiva, come quella che ha caratterizzato la situazione italiana dei tardi anni ’50 , oggi come allora, esprime la voglia di vivere e di godere la “bellezza”. In tutte le sue forme. 



Crediti foto Nicolò Brunelli

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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