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Forza, ciliegia Moretta!

21/06/2023

Forza, ciliegia Moretta!

Non ha vita facile la ciliegia Moretta di Vignola, varietà autoctona del territorio modenese, coltivata nei
Comuni della fascia pedemontana del fiume Panaro e dei torrenti Samoggia e Guerro.
Questa ciliegia antica presente già da fine ‘800, di piccolo calibro ma succosa, dolce e insieme leggermente acidula e pure aromatica, è tutta da conquistare.
Per raccoglierla bisogna infatti munirsi di lunghe scale che consentano di salire su alberi monumentali capaci di superare i 15 metri di altezza e con una circonferenza di oltre un metro(se superano i 25/30 anni di età) .Ci sono foto storiche che testimoniano ancora oggi di questa raccolta impegnativa che nel corso del tempo è stata abbandonata, abbattendo parecchie piante per prediligere varietà più basse e agevoli per la raccolta.
Questo finché a inizio secolo non è scattato l’allarme ad opera di una comunità di contadini e appassionati Slow Food: “Salviamo la Moretta di Vignola!” che nel 2012 ha pure ricevuto la certificazione IGP dell’Unione Europea.

Una foto storica della fase di raccolta della Ciliegia MorettaUna foto storica della fase di raccolta della Ciliegia Moretta

È il 2018 quando la ciliegia Moretta diventa Presidio Slow Food e viene stilato un disciplinare.
L’impegno dei produttori che vi aderiscono è di garantire ai consumatori ciliegie nelle migliori condizioni di salubrità e fragranza: non usando prodotti di chimica di sintesi per il diserbo, assicurando una qualità del prodotto da agricoltura biologica o integrata, eseguendo raccolta, cernita, confezionamento tra metà maggio e giugno (nei territori collinari e montani la raccolta si protrae per tutto il mese di giugno)e una comunicazione chiara su imballaggi riciclati o sostenibili deve essere chiara e inequivocabile.

Forza, ciliegia Moretta!

Come è consuetudine anche quest’anno, a inizio giugno, a Vignola si è svolta la nota rassegna “Vignola è tempo di ciliegie” che ha visto più duroni che Morette in esposizione nella mostra mercato della Via delle ciliegie. È vero che era l’ultimo giorno della kermesse ma le Morette non era semplice trovarle.
Abbiamo poi appreso che la campagna cerasicola italiana è partita in affanno a causa del tempo avverso dell’ultimo periodo. Nello specifico di Vignola “La prima conta dei danni commerciali, con le varietà precoci - dichiara il direttore del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola Igp, Valter Monari - ci presenta una perdita salata di 10 milioni di euro, che rappresenta già oltre un terzo del valore complessivo della produzione”. 

Vignola e la sua rocca foto di Giampaolo di BiasVignola e la sua rocca foto di Giampaolo di Bias

Tutto ciò a favore della Spagna da dove: “si sta importando - prosegue Monari - tanto prodotto che accontenta i consumatori. I produttori iberici hanno avuto il grande vantaggio di non avere piogge violente nelle fasi fenologiche cruciali”. Le conclusioni però vogliono essere più rosee: “Nonostante ci troviamo nel pieno di una campagna difficile – chiosa il direttore del consorzio- guardiamo il lato positivo e possiamo affermare che la grande qualità sta arrivando ma dobbiamo attendere, ancora, qualche giorno. A Vignola se riuscissimo a fare un mese di giugno di buon livello potremmo rimettere in carreggiata la stagione” – conclude Monari in un’intervista a IFN.

Forza, ciliegia Moretta, sei sopravvissuta da un’estinzione certa! Che non sia il meteo a metterti di nuovo in ginocchio... Hai ancora quel che resta di questo mese di giugno per recuperare le tue performance!

a cura di

Simona Vitali

Parma, la sua terra di origine, e il nonno - sì, il nonno! - Massimino, specialissimo oste, le hanno insegnato che sono i prodotti, senza troppe elaborazioni, a fare buoni i piatti.
Non è mai sazia di scoprire luoghi e storie meritevoli di essere raccontati.
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