Franco Tatò è stato eletto presidente del gruppo Parmalat. Questa è la prima delle decisioni assunte ieri in occasione dell’assemblea di Parmalat. Subentra al presidente Raffaele Picella e, se ne va anche l’amministratore delegato Enrico Bondi che ha rivolto un sobrio saluto, com’è nel suo stile, all’assemblea augurando ''un cammino fruttuoso e pieno di successi''.
La nuova proprietà, come da programma, è Lactalis, il gruppo francese della famiglia Besnier, che aveva contattato Bondi per proporgli la candidatura come capolista ma il manager aretino ha ritenuto ““che non sussistessero le condizioni per accettare tale offerta. Credo comunque che Parmalat oggi sia più solida che nel 2003'. Il 2003 è l’anno in cui Bondi prese in mano il gruppo, in veste di Commissario straordinario, per tentare di risollevarlo dalle disgrazie del crac di Calisto Tanzi. Operazione perfettamente riuscita al punto di suscitare l’interesse di Lactalis che in Italia detiene già diversi marchi storici, come Galbani.
All’assemblea era presente il 46,7% del capitale, di cui il 28,9% in mano al gruppo francese che, oltre a nominare Tatò ha deciso di ridurre il mandato del consiglio d’amministrazione ad un anno e respingere la proposta del Cda uscente di distribuire azioni gratuite ai soci.
L’elezione alla presidenza di Franco Tatò, ex numero uno di Enel è avvenuta a maggioranza, con una remunerazione lorda di 1,3 milioni di euro l'anno (invariata rispetto a quella attuale di Picella).
In attesa che venga nominato l’amministratore delegato successore di Bondi l’assemblea ha provveduto alla nomina del consiglio d’amministrazione che vede l’ingresso di altre otto persone, oltre a Tatò. I nomi dei consiglieri disegnano l’impronta che Lactalis intende dare al gruppo, visto che tra i consiglieri è stato eletto il presidente di Lactalis Italia e direttore generale di Groupe Lactalis, Antonio Sala, - in pole position per ottenere le deleghe - l'avvocato Francesco Gatti (rappresentante legale dei Besnier), Daniel Jaouen, e i consiglieri indipendenti Ferdinando Grimaldi Gualtieri, Marco Reboa, Marco Jesi e Riccardo Zingales. La lista numero tre, presentata da Assogestioni, ha portato in consiglio Gaetano Mele (ex ad di Lavazza) e Nigel Cooper. In particolare, la lista Lactalis ha ottenuto il 62,77% dei voti, mentre quella di Assogestioni il 34,45 per cento.