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Fu Pei-mei, la “Julia Child di Taiwan”

22/11/2024

Fu Pei-mei, la “Julia Child di Taiwan”

Quando si parla di donne celebri nel mondo della cucina del XX secolo, il paragone con Julia Child è quasi automatico. Child è universalmente considerata un'icona culinaria, e chiunque abbia influenzato la cucina in qualsiasi parte del mondo è spesso etichettato come "la Julia Child" di quel paese. Non sorprende che Fu Pei-mei non abbia fatto eccezione, anche se, in termini di tempo, la sua carriera di cuoca televisiva è iniziata prima, anche se di poco, rispetto a quella della collega americana. 

Nata nel 1931 in una famiglia benestante di Dalian, nella Manciuria occupata dai giapponesi, la sua giovinezza fu segnata dagli eventi politici che sconvolsero il suo paese. A 19 anni, con l’ascesa del regime comunista di Mao, fu costretta a lasciare la Cina continentale e a rifugiarsi a Taiwan, come moltissimi altri connazionali. 

Fu iniziò la sua avventura nel mondo della cucina per caso. Dopo essersi sposata ed essere diventata madre di tre bambini, pensava che la sua vita sarebbe stata dedicata a fare la casalinga. Di questo nuovo ruolo però non sapeva molto e, soprattutto per quanto riguardava la cucina, non si può certo dire che la donna avesse dimestichezza con i fornelli. La sua determinazione a migliorarsi però la portò a scrivere ai ristoranti più rinomati di Taipei, chiedendo ai migliori chef del paese di insegnarle a cucinare, cosa che molti accettarono di buon grado. Trascorse quindi due anni tra le cucine di molti ristoranti della città, assorbendo conoscenze e perfezionando le sue abilità, con le quali poi decise di aprire una piccola scuola di cucina nel cortile di casa. 

Fu Pei-mei raggiunse una fama nazionale quando la Taiwan Television si accorse di lei e le propose un programma tutto suo, l’anno prima della messa in onda della celebre trasmissione “The French Chef” di Julia Child. Era il 1962 e Taiwan stava vivendo una fase di rapida industrializzazione, che portava profondi cambiamenti nelle abitudini familiari. Molte donne iniziarono a lavorare fuori casa e avevano bisogno di imparare tecniche pratiche e veloci per cucinare. Fu diventò quindi una guida per generazioni di taiwanesi, con il suo approccio diretto, pratico e privo di fronzoli, insegnando come usare nuove tecnologie domestiche come frigoriferi, fornelli a gas e cuoci-riso. 

Immagine tratta dalla serie tv Netflix dedicata a Fu Pei-meiImmagine tratta dalla serie tv Netflix dedicata a Fu Pei-mei

Nel 1969 pubblicò il suo primo libro di cucina in inglese, “Pei Mei’s Chinese Cookbook” in due volumi, portando la sua cucina in Occidente e ottenendo un impatto paragonabile a quello che Child aveva avuto negli Stati Uniti con la cucina francese. Da quel momento, Fu divenne una figura influente a livello internazionale, introducendo gli americani alla complessità e ricchezza della cucina cinese.

Fu Pei-mei, la “Julia Child di Taiwan”

Con l’arrivo degli anni ’90 le società iniziarono a cambiare molto in tutto il mondo, il grande spettro della globalizzazione e il mutare dei consumi alimentari fece diminuire l’interesse per il suo approccio alla cucina, così in questo periodo la donna lasciò il piccolo schermo e si dedicò a fare da consulente e ambasciatrice della cucina cinese nel mondo. Fu Pei-mei morì nel 2004, all’età di 73 anni, un mese dopo la scomparsa di Julia Child, ma la sua fama non cessò con lei, tanto che Il 1° ottobre del 2015, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 84º compleanno, l’azienda Google decise di dedicarle un doodle, definendola "un’autorità in materia di cucina cinese", e celebrando le sue ricette più amate, come le “Fette di gambero fritte in salsa acida” e il “Piatto di carne della famiglia Cheng”. Per motivare questo gesto venne scritto che “Fu era una figura molto amata, le cui lezioni hanno aiutato innumerevoli cuoche domestiche a diventare più sicure in cucina”.  

Il doodle di GoogleIl doodle di Google

Nel 2017 Netflix decise di produrre una serie tv sulla figura di Fu Pei-mei, dal titolo “What she put on the table”, non ancora disponibile nel catalogo italiano.

a cura di

Federico Panetta

Varesotto di origine, è come una biglia nel flipper dell'enogastronomia. Dopo la formazione alberghiera lavora in cucina e si laurea in Scienze Gastronomiche presso l’Università di Parma. Oggi si occupa di comunicazione gastronomica collaborando con diverse riviste di settore.
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