Il significato di quel volo
Questo tipo di volo, diversamente da altri altamente adrenalici perché basati su una velocità che muove paura, è stato
concepito come
operazione liberatoria, distacco seppur breve dalla realtà, dai pensieri. “Mi libero - l’ingegnere ne racconta gli effetti – lascio per un attimo, mi alleggerisco ed è un’incognita che non mi fa paura, perché non subentra la paura a bloccarmi.
E per rendere questo momento ancora più piacevole ho fatto installare
un secondo impianto parallelo al primo (unico impianto in Italia con due linee), in modo che si possa volare insieme alla persona amata o all’amico. Addirittura un’intera famiglia con i propri bimbi (un bimbo scende col papà e l’altro con la mamma) può concedersi questo momento che diventa di condivisione.
A ‘Marenna a volo a volo
A impianto ultimato, dopo aver ricavato due piazzole con le sedute e un bar per ingannare l’attesa, Boccia e Ferraioli hanno iniziato a ragionare su ulteriori sviluppi. “Perché qui non apriamo anche un ristorante? No, una braceria...e poi: ma facciamo sciue sciue, uno spuntino dopo il volo.
Così nasce l’idea di organizzarsi per proporre
a ‘marenna (la merenda), non una semplice colazione a base di pane, prosciutto e mozzarella come preparerebbe una gastronomia, bensì panelle imbottite, potremmo dire, trasbordanti di
antiche golosissime specialità della cucina furorese. E qui entra in campo in modo decisivo
Domenico Ferraioli del vicino
BaccoFurore Hotel Hostaria a portare il suo contributo di idee e la soluzione pratica: sarà donna
Erminia, la madre, l’abile cuoca dell’Hostaria ad occuparsi personalmente della realizzazione dei panini, supportata da tutto staff de l'Hosteria entusiasta dell'iniziativa. Il meccanismo è molto semplice: quando si prenota il volo, almeno il giorno prima, si può prenotare anche il panino che verrà recapitato direttamente presso la stazione di lancio per l’orario prestabilito.