Erano i giorni dell’arcobaleno… Correvano i primi anni Ottanta e a Furore cominciavano a essere d’autore alcuni muri fra i tanti che costituiscono il paese verticale. Giunse da Parma, ospite gradita, per partecipare a una delle prime edizioni dell’evento Muri in cerca d’Autore, Katia Salvini, giornalista di grande talento della Gazzetta di Parma e fu incantamento a prima vista. Il suo regalo più grande al “Paese che non c’è”, da lei ribattezzato “la mia Itaca”, fu il logo commerciale da lei ideato: un arcobaleno con scritta “Furore paese dipinto”. Il pittore mantovano Franco Mora, presente quell’anno alla nostra rassegna lo riprodusse subito su un muro di una nostra casa dove tuttora campeggia. Ma quel che più conta questo simbolo in tutti questi anni ha caratterizzato con successo il nostro branding.
Ma torniamo ai murales. Furono i tre fratelli Mazzella, Rosario ed Elio pittori, Luigi scultore, napoletani, a realizzare le prime tre opere e a far partire, così, l’iniziativa che potè avvalersi fin dall’inizio della consulenza preziosa di Nino D’Antonio, giornalista, scrittore, cittadino onorario di Furore e suo più grande sostenitore.