Qualche giorno fa leggevo su Facebook il post di una giornalista che si domandava come, nel mezzo del cammin tra innumerevoli show cooking e pranzi, cene, aperitivi a quattro-sei-otto mani, nessuno chef pensasse di cucinare per cause di alto e altro livello, ad esempio di ospedale. Leggevo, e non ho potuto fare a meno di farmi la stessa domanda. Ecco perché riporto volentieri, in accordo con la redazione, la notizia della
collaborazione tra Heinz Beck e L’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma:
Gemelli@Fornelli è un progetto pilota che il complesso ospedaliero ha avviato insieme allo chef tristellato de La Pergola e che prevede come riferimento il sito web
www.gemellifornelli.it, dove i degenti, i pazienti dimessi e chiunque lo desideri può postare quesiti e dubbi circa l’alimentazione, la nutrizione e la dietetica, nonché il racconto della propria esperienza clinica, per poi ricevere in un tempo ragionevole (dai 3 ai 5 giorni) risposte qualificate maturate dal confronto dello chef con l’equipe di specialisti della nutrizione guidati dal
Prof. Giacinto Abele Miggiano, direttore dell’U.O. di Dietetica del Policlinico Gemelli.
Selezionando una determinata patologia, si accede al relativo gruppo sulla
pagina Facebook Gemellifornelli, dedicato agli argomenti nutrizionali della patologia stessa.
Spiega il
Prof. Miggiano: «In sostanza, rispettando le prescrizioni mediche, sarà possibile ottenere una forma di
Assistenza Nutrizionale interattiva a distanza, rendendo possibile un percorso di orientamento anche a ricovero terminato. Mangiare bene e con gusto si può sempre, anche quando si è colpiti da una malattia quale l’obesità o da intolleranze gravi come la celiachia e anche quando si sta affrontando un ricovero ospedaliero».
«È con grande entusiasmo che partecipo all’iniziativa
“Gemelli@Fornelli” – commenta lo chef
Heinz Beck - per ribadire uno dei punti di forza del mio approccio alla gastronomia, lanciando un
progetto di utilità sociale sul web dove metto a disposizione del pubblico anche le mie conoscenze tecniche e tecnologiche, che possono essere trasferite in ambito domestico, a basso costo. Non abbiate paura di sprecare tempo in cucina perché è tutto tempo investito bene, in prevenzione, benessere fisico, psicologico e sociale. Il piatto deve emozionare perché il nostro obiettivo è invogliare il malato a mangiare, a fare in modo che non veda l'ora che arrivi il momento del pasto».
Il progetto è ancora in fase di sperimentazione e al momento riguarda circa il 20% dei pazienti del Gemelli e nell’iniziativa sono coinvolti anche gli
studenti dell'Università Cattolica: il rettore Franco Anelli aggiunge che «l’iniziativa
Gemelli@Fornelli affronta con audacia e originalità la sfida di unire ciò che da sempre ci appare inconciliabile: il piacere del gusto e l’attenzione alla salute. Prendersi cura della salute delle persone significa anche impegnarsi per garantire la qualità della vita offrendo strumenti di efficace prevenzione, o di cura delle malattie, riducendo per quanto possibile i sacrifici e le rinunce a ciò che di gratificante la natura ci dona. Quella che oggi viene proposta può a pieno diritto essere definita come un’operazione culturale, perché va nella direzione della promozione di una cultura del cibo moderna, nella quale si fondono i valori della tradizione, della tecnica raffinata e della conoscenza scientifica, che ci rende consapevoli delle ricadute degli stili di vita, e di alimentazione in particolare, sul benessere dell’individuo. Ed è motivo di orgoglio per l’Università Cattolica e il Policlinico Gemelli essere protagonisti, insieme a un grande chef, di questa iniziativa».
La
salute è posta al centro del quotidiano, dunque, in linea con la definizione dell’OMS: non solo assenza di malattia, ma salute intesa come
equilibrio bio-psico-sociale; attraverso questo progetto ci si prefigge di
informare tutti coloro che desiderano ricevere informazioni su stili di vita salutari come la corretta alimentazione e una regolare attività fisica; di
educare, fornendo indicazioni utili al controllo di malattie diffuse come obesità, diabete, ipertensione, per le quali è fondamentale la conoscenza della composizione degli alimenti e degli aspetti nutrizionali/dietetici; di
prendersi cura, obiettivo rivolto ai malati del Gemelli che in corso di ricovero e soprattutto dopo la dimissione vogliono usufruire delle competenze e professionalità presenti nel Policlinico in materia nutrizionale al fine della cura della loro malattia.
Il progetto
“Gemelli@Fornelli” è stato presentato sabato 5 aprile a Eataly Roma nell’ambito della manifestazione “Gemelli Insieme”, per celebrare i 50 anni del Policlinico universitario A. Gemelli. E il prossimo passo sarà quello di proporre in reparto dei menu costruiti con la supervisione di Heinz Beck.
Alessandra Locatelli