Infine Fondazione Enpaia e Censis segnalano un crollo nell’ordine del 40% per il fatturato della ristorazione nel 2020 rispetto allo scorso anno. Un dato che conosciamo bene, che determina una crisi da cui sarà difficile, ma non impossibile, risalire. La dimostrazione l’abbiamo vista quest’estate con i ristoranti sempre pieni nelle località di mare e montagna, con il desiderio, da parte delle persone, di tornare ad un piacere, quello di una cena al ristorante, che è ormai profondamente radicato nella vita delle persone.
Ma sarà un ritorno su basi nuove, dove la concretezza delle proposte gastronomiche, il giusto rapporto prezzo-qualità, l’accoglienza sincera saranno le chiavi interpretative del successo del ristorante.
Infatti, sempre lo studio Enpaia-Censis mette in rilievo le nuove motivazioni di scelta degli italiani rispetto alla filiera del cibo. Scelte che si tradurranno anche nei criteri di selezione di un ristorante: la sicurezza degli alimenti (58%), seguita dalla tracciabilità per verificarne la provenienza (40%), quindi dal gusto (35%), dai contenuti nutrizionali (35%), con il costo in coda (31%).
Sono informazioni preziose anche e soprattutto per una ripartenza della ristorazione che, oltre al piacere, significa ridare alle città, ai quartieri, alle comunità un senso di vita sociale e di sicurezza che si sta rivelando più che mai necessario alle nostre vite.