“Lo stile è newyorkese – spiegano Rossano Foddi e Antonio Granata, a capo della brigata di God Save the Food – e la cucina si ispira ai canoni contemporanei e internazionali. L’idea iniziale era quella di una ristorazione salutista, biologica, con tante insalate e pochi grassi, con piatti presi dalla cucina orientale e centrifugati di frutta e verdura. L’impronta rimane, nella cura della scelta delle materie prime e nella stagionalità delle proposte, ma abbiamo ben presto ampliato la nostra offerta quando ci siamo resi conto che il pubblico era maggiormente orientato verso piatti più sostanziosi e accattivanti. Oggi abbiamo in carta diverse proposte di wok di verdure e di carne in stile tailandese ma anche fajitas messicani, hamburger succulenti, club sandwich e ceasar salad, guacamole e hummus accanto a classiche cotolette alla milanese o prosciutto di Parma. Gli spaghetti al pesto convivono perfettamente col pollo al curry e in più facciamo un’ottima pizza fatta solo con farina macinata a pietra. Insomma, una cucina internazionale per tutti i palati, ma sempre di alta qualità, leggera e naturale. Una cucina fatta per cittadini del mondo”.