I meeting di Vi
aggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto sono un’occasione sempre speciale di contaminazione tra piacere e cultura gastronomica. La conferma arriva dal recente incontro dei fedeli gourmet del gruppo a
Villa Crespi dove lo chef
Antonino Cannavacciuolo ha preparato un menu ai limiti del Rinascimento, per bellezza estetica, sapori aristocratici e sontuosa accoglienza.
“Un classico di Villa Crespi e un primo esempio di come territori e sensibilità possano fondersi se visti dagli occhi di un grande chef. L’antica spolverata di mollica di pane sugli spaghetti, firma di molte paste della tradizione, diventa una salsa raffinata e vellutata, giocando l’incontro proprio sul territorio farinaceo, scegliendo un grande pane dalle valli circostanti. Talmente gustoso da far passare in secondo piano qualsiasi altra considerazione sulla sua genesi e su come abbia influito sull’ispirazione della cucina di Cannavacciuolo”
scrive il cronista del meeting.
Lo chef
Antonino Cannavacciuolo è considerato il creatore di una nuova cucina mediterranea, innovativa ed eccitante, che spazia dalla terra delle sue origini, la Campania, al Piemonte, sua terra adottiva. Ha proposto una ricca sequenza di piatti che hanno incantato gli ospiti, alcuni giunti per l’occasione fin dalle Marche.
Poi è stata la volta del carrello dei formaggi, presentato dal maître
Paolo Ciaramitaro, dove spiccava, in un consenso generale, il
Gorgonzola Igor, proposto “tal quale”, per assaporarne gli aromi ed il gusto inconfondibile: il “
Gran Riserva Leonardi”, un Gorgonzola risultato di una lavorazione artigianale e di un’attentissima e raffinata selezione, che ne esaltano al massimo il gusto e le caratteristiche organolettiche. Anche il
“Piccante”, dal sapore deciso che regala al palato una indescrivibile poesia di sapori, è stato molto gradito dai fortunati gourmet: due “miracoli della natura”, frutto dell’esperienza e
della passione di tre generazioni della
famiglia Leonardi.