Nel 2010 le forme prodotte con il marchio DOP sono state 4,346 milioni, di cui 1,3 milioni destinate ai mercati esteri. I prezzi all’ingrosso, grazie alle consistenti richieste di mercato, sono saliti del 45% in un anno e mezzo, mettendo fine al biennio negativo 2008-09 e permettendo ai produttori di tirare un bel respiro.
Il valoreal consumo è stato infatti di 2,4 miliardi di euro, con uno stupefacente exploit sui mercati esteri: +27% in Asia, +14,8% in America, +7,8% in Europa. Addirittura la Cina ha segnato un +321%.
Più contenuto ma pur sempre significativo il risultato italiano: un aumento del 5,3%, pari ad 1,5 milioni di forme in più, circa la metà del mercato dei formaggi duri.
Al risultato contribuiscono due fattori: la capacità e competenza produttiva e la comunicazione. Il primo vede coinvolti 153 caseifici che trasformano 2,4 milioni di latte, pari al 23% della produzione italiana; attorno alle aziende ruotano circa 40.000 addetti.
Il secondo ha visto il Consorzio, guidato da Nicola Baldrighi, investire 20 milioni di euro in promozione, di cui il 30% all’estero, destinati a salire a 22 nel 2011.