Cerca
Articoli
Il cibo raccontato
Podcast
Magazine
Rivista
Articoli magazine
Chi siamo
Cateringross
La rete dei ristoranti etici
Newsletter
Contatti
Tag directory
Top ricerche
Site map
Articoli
Articoli
Il cibo raccontato
Podcast
Magazine
Rivista
Articoli magazine
Chi siamo
Cateringross
La rete dei ristoranti etici
Cerca
Premi
INVIO
per cercare o
ESC
per uscire
Granoro coltiva la legalità con ‘Equapulia’
Stampa
06/08/2014
Granoro
,
lo storico pastificio di
Corato
(Ba)
, che da tempo ha posto caratteristiche nutrizionali e sostenibilità dei prodotti alla base della propria filosofia produttiva, ha compiuto un ulteriore passo avanti sul fronte dell’
impegno etico
, aderendo a
‘Equapulia’
, il progetto promosso dalla
Regione Puglia
e pensato per garantire migliori condizioni di vita e di lavoro ai migranti, troppo spesso vittime di caporalati e sfruttamenti
L’iniziativa si propone come un vero e proprio
modello di intervento
, che intende agire contemporaneamente sull’accoglienza abitativa e sulle politiche di inclusione socio-lavorativa, grazie al coinvolgimento diretto dell’associazionismo ma, soprattutto, delle imprese locali. È solo grazie a queste ultime, infatti, che è possibile una lotta al lavoro nero in grado di ottenere risultati di qualche rilievo.
Alle aziende virtuose che decideranno di non ricorrere a manovalanza immigrata a basso costo, illegale e rivolgendosi ai caporali, la Regione rilascerà un vero e proprio
‘bollino etico’
Equapulia, come attestazione della loro responsabilità sociale e garanzia del
rifiuto dell’intermediazione del caporalato
, riconoscendo la volontà di offrire
migliori condizioni di lavoro
agli immigrati e non solo, e di tutelare, così, chiunque lavori nelle campagne.
Si tratta, dunque, di un gesto concreto che intende dimostrare come la buona accoglienza possa diventare un motore di crescita e sviluppo, provando al contempo che la legalità organizzata è molto più conveniente dell’illegalità diffusa.
Dopo aver sposato il progetto
‘Prodotti di Qualità Puglia’
, per Granoro l’adesione a Equapulia non è che un passaggio naturale, dettato dal desiderio di tutelare chi con il proprio lavoro contribuisce alla realizzazione di prodotti che rafforzano l’economia del territorio.
Mariangela Molinari
Condividi
precedente:
70 ragazzi diplomati ad ALMA
successivo:
Pellegrino Artusi a processo: moderno o superato?
Archivio Articoli