Il borgo del futuro e il legame con il cibo
Non si può più pensare al borgo italiano come un luogo piccolo, desolato, isolato, privo di opportunità, in cui gli edifici implodono su se stessi e le persone vivono sole nelle proprio case. Il borgo italiano dovrà essere sempre più moderno nel pensiero e nelle progettualità. Per questo l’associazione guidata da Fiorello Primi non considera l’elemento tecnologico un’antagonista della tutela dell’autenticità ma un suo alleato, che aiuterà le nuove generazioni ad avvicinarsi alla vita nei borghi.
Oggi i membri de I Borghi più belli d’Italia stanno operando per creare una rete virtuale e istituire una piattaforma di vendita dei migliori prodotti tipici dei borghi italiani. È un progetto complesso che richiede tanta ricerca e una buona organizzazione logistica, ma rappresenterebbe una svolta. Consentirebbe di portare a conoscenza, finalmente, tantissime eccellenze italiane a rischio di estinzione. Il consolidamento con la filiera agro-alimentare è incentivato anche grazie ai parametri di valutazione di qualità del borgo: l’utilizzo delle tipicità all’interno dei ristoranti è uno degli aspetti che vengono considerati per l’ammissione nell'associazione.