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I borghi del futuro

11/05/2022

I borghi del futuro

“Il pensiero collettivo ha un esito diverso da quello individuale, porta a risultati concreti che perdurano nel tempo”. 
Non può che essere questo il motivo che accompagna da vent’anni I Borghi più belli d’Italia, un’associazione che lavora in modo sinergico per dare valore a luoghi piccoli e spesso semi-sconosciuti del nostro Paese, facendo seria promozione turistica, culturale, gastronomica. Il pensiero in apertura è di Fiorello Primi, il presidente dell’associazione, ma appartiene a ogni singola figura che opera all’interno del sistema associativo. Con Primi abbiamo provato a riassumere le attività condotte dall’associazione - sono davvero tante - e a tracciare una proiezione sul futuro dei nostri borghi. 

Grottammare,  in provincia di Ascoli PicenoGrottammare, in provincia di Ascoli Piceno

I numeri

Nel 2001 all’assemblea nazionale ANCI, Fiorello Primi, sindaco di Castiglione del Lago (PG) espose, per conto della Consulta del turismo, un cartello scritto a penna in cui invitava i sindaci dei borghi minori a riunirsi. La sala in cui si tenne la riunione dovette ospitare il doppio della sua capienza, arrivarono oltre cento persone. Quell’intuizione amplificò un evidente segnale: c’era un bisogno latente di condividere un percorso di crescita e valorizzazione tra i piccoli borghi.
Le prime firme dell’associazione furono 31; oggi le località selezionate dislocate su tutto lo Stivale sono 334. Una crescita importante e graduale, ma il dato è ancora più significativo se si tiene conto che l’associazione adotta rigidi parametri di accesso certificati ISO 9001. Le candidature presentate per l’ammissione sono state infatti oltre novecento, quasi il triplo.

Il Presidente dellIl Presidente dell'associazione, Fiorello Primi

“Rispettiamo un programma annuale di visite per valutare se ammettere o meno un borgo sulla base di settantadue parametri divisi in quattro categorie: bellezza estetica del borgo, servizi e qualità della vita dei residenti, servizi a disposizione dei turisti, inserimento e gestione del borgo nel proprio territorio. - ci spiega Fiorello Primi - Ogni anno, su decisione dell’assemblea nazionale, vengono visitati dai 25 a 30 borghi per valutarne l’ammissione. Mediamente ne viene ammesso uno ogni tre visitati essendo molteplici gli aspetti da prendere in esame. È sicuramente un lavoro profuso e meticoloso, indispensabile per garantire la serietà dell’associazione.

Oggi complessivamente i Borghi più belli d’Italia sono popolati da un milione e duecentomila abitanti; nessun comune ne conta più di 15.000. E per quanto concerne il turismo? Si contano circa 8.000 strutture ricettive che garantiscono circa 240.000 posti letto. Nel 2019, l’anno prima della pandemia, sono state rilevate circa quattordici milioni di presenze annuali, ma le previsioni per il biennio che ci aspetta sono di gran lunga maggiori. 

Monte SantMonte Sant'Angelo, foto di Ginevra Bacilieri

“Oltre al turismo internazionale sarà cruciale, nei prossimi due anni, il turismo di ritorno che ha un potenziale bacino di utenza, rappresentato dagli italiani, di seconda, terza e quarta generazione di circa 70 milioni di persone che hanno un legame con i borghi e con l’Italia e che, per varie ragioni, possono avere interesse a tornare per riscoprire le proprie radici culturali e personali.” continua Primi.

I borghi del futuro

Le attività

Quelli sopra elencati sono sicuramente dati impensabili una ventina di anni fa. Una buona fetta del merito è proprio dell’associazione capace di guardare al progresso e al miglioramento su tutti i fronti, facendo della bellezza e originalità di questi luoghi il valore fondante e della flessibilità comunicativa il suo ponte con l’intero comparto turistico. L’associazione I Borghi più Belli d’Italia lavora sul piano promozionale adottando tutti i canali di comunicazione più efficaci, considerando che il pubblico è di generazioni varie: dalla radio alla tv, dalle pubblicazioni cartacee al portale online sino all’utilizzo massiccio dei social network. 

Petritoli al tramonto, in provincia di FermoPetritoli al tramonto, in provincia di Fermo

“Facendo un conteggio sommario interagiamo, solo con gli strumenti digitali, con oltre tre milioni di persone l’anno. Il nostro sito è una vetrina importante; offre un quadro completo delle località divise per territori, permette di comunicare i nostri eventi, fornire indirizzi utili e consigli di viaggio a chi vuole conoscere più a fondo i piccoli centri d’Italia. L’altra spalla importante dell’associazione riguarda gli eventi, l’occasione più efficace per portare le persone in luoghi che altrimenti potrebbe ignorare. Ne organizziamo tanti ma quattro sono i più rilevanti. La notte romantica che si tiene il sabato più vicino al solstizio d’estate. É un evento rivolto a tutti ma naturalmente attira le coppie; ogni anno è contraddistinta da un tema (nel 2022 sarà la musica) e uno chef o un pasticcere famoso realizza un dolce simbolo della serata; quest’anno si potrà assaggiare la ricetta di Iginio Massari. Un altro appuntamento annuale è il Borgo dei desideri, cade la notte di San Lorenzo. Chi partecipa alla serata potrà lasciare un proprio post it con un desiderio; questo verrà raccolto e, alla fine, saranno premiati i tre post it più originali raccolti in tutt’Italia.
Ancora: Il Festival nazionale, che si terrà dal 9 all’11 settembre in Abruzzo ad Abbateggio e Caramanico terme, a cui partecipano i borghi da tutta Italia e molti piccoli produttori, e l’Assemblea Nazionale che ogni anno si tiene in un borgo diverso e quest’anno, il 14 maggio sarà a Follina, in Veneto. A questi si aggiungono tante altre proposte come la regata velica a Cefalù e la conferenza sul Mediterraneo a Cisternino. Il calendario di eventi è tutto consultabile sul nostro sito”.

Buccheri, la chiesa di SantBuccheri, la chiesa di Sant'Antonio Abate

Il borgo del futuro e il legame con il cibo

Non si può più pensare al borgo italiano come un luogo piccolo, desolato, isolato, privo di opportunità, in cui gli edifici implodono su se stessi e le persone vivono sole nelle proprio case. Il borgo italiano dovrà essere sempre più moderno nel pensiero e nelle progettualità. Per questo l’associazione guidata da Fiorello Primi non considera l’elemento tecnologico un’antagonista della tutela dell’autenticità ma un suo alleato, che aiuterà le nuove generazioni ad avvicinarsi alla vita nei borghi. 

Oggi i membri de I Borghi più belli d’Italia stanno operando per creare una rete virtuale e istituire una piattaforma di vendita dei migliori prodotti tipici dei borghi italiani. È un progetto complesso che richiede tanta ricerca e una buona organizzazione logistica, ma rappresenterebbe una svolta. Consentirebbe di portare a conoscenza, finalmente, tantissime eccellenze italiane a rischio di estinzione. Il consolidamento con la filiera agro-alimentare è incentivato anche grazie ai parametri di valutazione di qualità del borgo: l’utilizzo delle tipicità all’interno dei ristoranti è uno degli aspetti che vengono considerati per l’ammissione nell'associazione.

Vico del GarganoVico del Gargano

E poi, ancora, la digitalizzazione e la spinta alla sostenibilità. “Stiamo lavorando a un progetto sperimentale per promuovere l’utilizzo e la diffusione di energie rinnovabili in 40 borghi - spiega Primi. - Questi centri dovrebbero essere un modello per le città italiane. Anche sulla connessione veloce stiamo lavorando con impegno ed entro Giugno 2023 ci auguriamo di riuscire a garantirla ai borghi che al momento non ce l’hanno. Siamo consapevoli che la digitalizzazione possa essere un elemento di forte attrazione per molti giovani, smart worker e part-time resident, cioè persone che decidono di trasferirsi nel borgo per un certo periodo di tempo coniugando il lavoro a distanza a una vita più lenta, piacevole e sostenibile”.


foto di copertina di Lorenzo Palazzo

a cura di

Giulia Zampieri

Giornalista, di origini padovane ma di radici mai definite, fa parte del team di sala&cucina sin dalle prime battute. Ama scrivere di territori e persone, oltre che di cucina e vini. Si dedica alle discipline digitali, al viaggio e collabora con alcune guide di settore.
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