Con un ricco parterre di ospiti e personalità si è svolta la terza edizione della giornata degli Chef laziali (Premio Roma per la Cucina Italiana) ospitata nella prestigiosa sala Protomoteca del Campidoglio di Roma. Tema del dibattito: “La cucina Italiana di Roma Capitale verso l’Expo 2015, incontro con il mondo delle professioni, le istituzioni ed i media”.
Oltre trenta i relatori (provenienti dai vari settori di politica, impresa, didattica, sicurezza, nutrizione e comunicazione) che si sono avvicendati sul palco, moderati da Luigi Cremona, direttore Guide del Touring Club Italia. Tra gli altri hanno partecipato: Paolo Caldana presidente Federazione Italiana Cuochi; Carlo Zappulla presidente Associazione Cuochi Roma FIC; Amedeo De Franceschi capo del Corpo Forestale dello Stato per la sicurezza agroalimentare; Adriano Zaccagnini vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Riccardo Cotarella presidente di Assoenologi e componente del Comitato Scientifico Expo 2015; Silvio Borrello direttore generale del Ministero della Salute; Massimiliano Giansanti vicepresidente di Confagricoltura; David Granieri vicepresidente di Coldiretti; Alfonso Pecoraro Scanio già Ministro dell’Ambiente e Ministro dell’Agricoltura; Enrico Delfringher presidente di Euro Toques Italia; Sara Farnetti director of Wellness and Nutrition, Diabetes Research Istitute Miami.
Si è parlato anche della Nic (Nazionale Italiana Cuochi) quale messaggera della cucina italiana nel mondo, rappresentata dal coach, Pierluca Ardito.
Il presidente di FederCuochi Lazio, Alessandro Circiello, nel corso del suo intervento, ha evidenziato come i cuochi laziali si preparino a Expo 2015, l’Esposizione universale a Milano che sarà dedicata al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. «Un appuntamento fondamentale – ha spiegato - per rilanciare la qualità della cucina nazionale, una delle più popolari, ma anche delle più imitate al mondo. Ci stiamo impegnando concretamente per tutelare il made in Italy e creare nuove opportunità di lavoro».
Il lungo e partecipato convegno su Expo 2015 ha visto il confronto di tante posizioni diverse ed ha fatto comprendere come sia di viva attualità il dibattito su questi temi. «Una cosa è certa - ha concluso Circiello - l’appuntamento dell’Expo non deve coglierci impreparati. Dobbiamo lavorare sin da ora, in profonda sinergia di intenti, per realizzare una manifestazione altamente rappresentativa dell’Italia, del made in Italy, dei settori strategici come la ristorazione e l’agroalimentare, che veicolano lo style, la cultura, il turismo, i vari settori produttivi; insomma il Belpaese nel suo complesso».
Monica Menna