Alla riunione annuale dell’European Hotel Managers Association (EHMA), composta da dirigenti di alberghi di alto livello, tenutasi dall’8 al 10 novembre nelle strutture di Varenna (Lecco) della RCollection Hotels, l’Hotel Royal Victoria e l’Hotel Villa Cipressi, diretti da Severino Beri, si è dibattuto, in particolare, delle conseguenze portate nell’hotellerie dall’innovazione tecnologica. È innegabile, infatti, come molti relatori hanno sottolineato, che a partire dal 2008-2009 si sia verificato un vero e proprio tsunami tecnologico, a seguito del lancio di piattaforme in cui gli utenti sono diventati attivi e hanno cominciato a fornire i loro dati in rete ad aziende che sono diventate leader di mercato (Facebook, Booking.com, Uber, Airbnb). Se è vero che oggi si rilasciano informazioni anche a nostra insaputa, dal momento che i dispositivi hanno sensori che rilevano e producono dati costantemente, lo sviluppo si prospetta ancora più sorprendente con il possibile avvento del 5G, che abiliterà tecnologie quali l’intelligenza artificiale, la blockchain (una sorta di registro delle transazioni dove i dati non sono memorizzati su un solo computer, ma su più macchine collegate tra loro via Internet) e l’Internet delle cose, vale a dire l’estensione della Rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Per gli alberghi, dunque, si rivela necessario e addirittura strategico utilizzare dati e strumenti per conoscere, anticipare e fornire al cliente specifici servizi su misura. Il servizio personalizzato si potrà ora sempre più focalizzare sul singolo individuo e non più su un target, a tutto vantaggio di una maggiore fidelizzazione. A livello operativo, si potranno inoltre utilizzare le nuove tecnologie per far interagire al meglio lo staff sia al suo interno che con i clienti, avvantaggiandosi di una comunicazione in tempo reale, che semplifica e velocizza i processi pre-stay e in-stay. Non dimentichiamo, poi, che la struttura alberghiera è sempre inserita all’interno di un contesto urbano, anch’esso in costante mutamento, come ha sottolineato l’esperto internazionale di strategie urbane Giacomo Biraghi, illustrando 10 urban trends, tendenze globali del futuro che stanno realmente accadendo, da spazi commerciali innovativi alla cultura della mobilità e della temporaneità che coinvolge anche case ed alberghi, da nuovi modelli di deposito degli oggetti al campeggio negli spazi esterni come terrazzi o stadi.Il meeting è stato l’occasione per il Comitato Innovazioni per illustrare l’andamento del Terzo ciclo del programma “Mentor Me”, il progetto formativo che prevede la presenza di un mentore, professionista esperto e socio EHMA, che interagisce con un “mentee”, una persona con meno esperienza, per farne progredire la carriera ed ampliarne il network. È stato inoltre presentato il nuovo “Programme for Executives in International Hotel Management”, che partirà a febbraio 2020, rivolto a professionisti e manager del settore alberghiero che desiderano sviluppare al meglio la strategia, l’organizzazione e la gestione aziendali. Durante la cena di gala conclusiva Ezio A. Indiani, presidente europeo e delegato nazionale EHMA e GM Hotel Principe di Savoia Milano, ha consegnato il prestigioso “Premio Hotel Manager Italiano dell’Anno 2019” a Giacomo Guzzardi, direttore di Le Méridien Visconti Palace Rome e Palazzo Scanderbeg.