Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

I Fagioli Ribelli: un libro testimonianza di Bruno Damini

06/04/2021

I Fagioli Ribelli: un libro testimonianza di Bruno Damini

“Le ricette contenute in questo libro sono carezze per loro”. Forse bastano queste parole, pronunciate da Marisa Coccato, presidente onorario dell’associazione onlus Il Sogno di Stefano, per capire l’importanza de IFagioli Ribelli, il libro coordinato e scritto da Bruno Damini per Edizioni Minerva.
Le ricette sono state realizzate da un gruppo di cuochi, panificatori, pizzaioli e pasticceri bolognesi per dimostrare che si possono realizzare piatti belli e buoni, anche se a-proteici, per i bambini che soffrono di malattie renali: Aurora Mazzucchelli del Ristorante Marconi; Alberto Bettini, Giacomo Orlandi di Amerigo 1934; Mario Ferrara e Diego Govi del Ristorante Scacco Matto; Massimiliano Poggi e Armando Martini del Ristorante Massimiliano Poggi; Matteo Calzolari del Panificio Calzolari; Pasquale Polito, Gianluca Copetti, Claudia Sorrentino e Costanza Abbro del Panificio Brisa; Matteo Aloe della pizzeria Berberè; Gino Fabbri dell’omonima pasticceria; Andrea Bandiera della gelateria Cremeria Scirocco.

Bruno Damini - ph. Roberto SalaniBruno Damini - ph. Roberto Salani

Uno staff di cucina, come lo definisce Bruno Damini, che ha creduto nel progetto e si è impegnato, come atto d’amore per usare le parole di Gino Fabbri, in un’impresa non facile: fare ricette senza gli ingredienti principali delle stesse e renderle comunque belle e buone per bambini che altrimenti non potrebbero mangiarle.

Matteo Calzolari Matteo Calzolari

Questa è la parte ludica, se vogliamo, ma non meno importante del libro di Bruno Damini. Non meno importante perché, una volta validate dai medici e dalle dietiste dell’Ospedale Sant’Orsola, anche sulla base delle tabelle nutrizionali elaborate dalla piattaforma specializzata Cooki.it, queste ricette entreranno a far parte della dieta di questi bambini nel momento in cui si trovano ricoverati. E, per la loro semplicità di esecuzione, potranno essere protagoniste dell’alimentazione quotidiana a casa.

Aurora MazzucchelliAurora Mazzucchelli

“Sono stati generosi” ha detto qualcuno durante la presentazione del libro, ma la generosità è un elemento imprescindibile per chi lavora con il cibo.

Le crocchette aproteiche di Forno BrisaLe crocchette aproteiche di Forno Brisa

Non finisce qui la storia dello ‘staff di cucina’; infatti Bruno Damini, in un incontro con l’assessore regionale alla sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, ha chiesto che “la regione si faccia promotrice di un protocollo d’intesa tra pubblico e privato, coinvolgendo il Sant’Orsola, dove tutto è nato, e gli operatori della ristorazione e dell’alimentazione che hanno contribuito al volume perché sono pronti a proporre queste ricette anche nei loro locali, con una quota parte che andrà a sostegno delle associazioni onlus che lavorano per questi bambini e per le loro famiglie”.

Da sinistra: Giacomo Orlandi, Alberto Bettini e Maria MariniDa sinistra: Giacomo Orlandi, Alberto Bettini e Maria Marini

Un ruolo fondamentale quello delle associazioni che supportano, con le loro case famiglia, l’ospitalità ai genitori che devono restare accanto ai bambini mentre sono ricoverati. In Italia, infatti, oltre 30.000 soggetti con meno di 18 anni soffrono di Insufficienza Renale Cronica mentre i malati di rene sono oltre sei milioni, il 10% della popolazione.

Massimiliano Poggi e Armando MartiniMassimiliano Poggi e Armando Martini

Come è nato I Fagioli Ribelli
Bruno Damini ha fatto davvero un grande lavoro con questo libro, ma come è nata l’idea lo chiediamo direttamente a lui.
“Fino a poco più di un anno fa, Andrea Pasini, nefrologo pediatra al Sant’Orsola di Bologna, era solo un amico con cui condividere i momenti di convivialità, senza mai approfondire gli aspetti della sua professione che teneva discrezionalmente per sé. Oggi ne capisco i motivi. Quando ha deciso di parlarmene nessuno dei due immaginava che sarebbe nato tutto questo. Siamo partiti dai problemi dei bambini con insufficienza renale cronica e dalle difficoltà delle famiglie nell’affrontare ogni giorno le regole restrittive di una dieta aproteica.

Matteo AloeMatteo Aloe

Non volevo fermarmi a quello e, per cominciare a capire di più, gli ho chiesto di aiutarmi a raccogliere le loro storie di vita che, ora, rappresentano l’ossatura principale del libro. Mi sono inoltrato, con molta discrezione, in questo mondo nuovo e ho capito che non potevo stare in silenzio, io che avevo la possibilità di far emergere il problema. È stato un viaggio interiore che mi ha profondamente cambiato per le tante belle persone che ho incontrato, dai genitori ai bambini, dai medici allo staff di cucina che ha condiviso subito il percorso che mi ero prefissato. Fagioli ribelli prende il nome dalla forma dei piccoli reni di questi bambini. Uno degli scopi primari di quest’opera è riuscire a far sentire la voce dei suoi protagonisti, trasmettendo fiducia, condivisione, solidarietà e senso di speranza. Le prime azioni ci dicono che abbiamo imboccato la giusta strada. Da Bologna vorremmo che si espandesse in tutta Italia coinvolgendo sempre più persone”.

Gino FabbriGino Fabbri

Un messaggio che non può che stimolare ciò che è insito nelle persone: il desiderio di fare qualcosa, nella propria vita, di pulito e giusto. Non è un caso che in Italia l’associazionismo sia così diffuso, e proprio quelle persone che ogni giorno fanno qualcosa per gli altri ci fa pensare che viviamo in un Paese dove i valori esistono e resistono ancora, nonostante tutto.
Questo libro, il suo autore, le persone che ha coinvolto ne sono una testimonianza concreta.

Da sinistra: Diego Govi e Mario FerraraDa sinistra: Diego Govi e Mario Ferrara

Bruno Damini non intende, infatti, fermarsi alla pubblicazione; il suo intento, lo ha detto, è girare l’Italia appena si potrà per sensibilizzare su una malattia che, come ha scritto, il dottor Andrea Pasini, “non fa rumore, a differenza del cuore che batte, del polmone che respira, il rene non fa rumore” e questo rende difficile diagnosticarla come testimoniano i racconti dei genitori che hanno trovato in Pasini e nel Sant’Orsola la speranza.

Il gelato aproteico di Andrea BandieraIl gelato aproteico di Andrea Bandiera

Il libro è edito da Edizioni Minerva, una casa editrice che con la città di Bologna e le sue belle storie ha un rapporto speciale, e realizzato grazie al contributo di Lions Club Castello di Serravalle Bononia e Leo Club Bologna Valsamoggia, con il patrocinio del Distretto Lions e del Distretto Leo 108TB.
www.minervaedizioni.com

Luigi Franchi

Condividi