E qui il rilancio di Marco Galbiati, tanto volitivo quanto tempista “ se come suola ci crediamo veramente non stiamo in attesa che prendano forma le condizioni ma intanto prepariamo il terreno, creiamo un master in direzione di quell’Alta formazione che è il nostro obiettivo”.
Così presso la scuola di Casargo è nato, grazie ad Apaf (Agenzia provinciale per le attività formative), il corso IFTS Chef Galbia di 1000 ore (di cui 450 di stage) in aziende di prestigio pensato per chi, residente o domiciliato in Lombardia, è in possesso di diploma superiore o professionale di tecnico piuttosto che di ammissione al quinto anno dei percorsi liceali.
Questo con l’intento di formare una figura di Tecnico in grado di operare per la promozione del territorio in ambito gastronomico e di contribuire alla realizzazione di eventi promozionali o esperienze di eccellenza ristorative, di acquisto, di turismo e di soggiorno, fra le altre cose.
Già la prima edizione che si è chiusa non ha mancato di portare soddisfazioni fra cui l’assunzione a tempo indeterminato della giovane Noemi Laurino presso la nota catena di trattorie italiane Big Mamma di Parigi.
Il corso è pronto a ripartire da ottobre 2019 e si protrarrà fino a giugno 2020, ha carattere gratuito e prevede il regime convittuale con rette agevolate.
E a proposito di Hotellerie, che vuole essere la vocazione della scuola di Alta Formazione che verrà, anche qui non si perde tempo. Marco racconta che a settembre partirà un bel progetto, Chef in tour, che vedrà sotto i riflettori 12 realtà alberghiere della Regione Lombardia che ospiteranno un gruppo di studenti dell’istituto alberghiero CFPA di Casargo.
Questi realizzeranno- insieme allo chef dell’hotel– una ricetta in cui il prodotto della Valsassina (in cui la scuola ha sede) si integrerà con le tradizioni turistiche dell’area ospitante. Ne uscirà un video integrato a interviste, momenti di contestualizzazione turistica e approfondimenti culinari, che verrà diffuso su più canali, a partire da un canale televisivo primario. Un’ottima occasione di visibilità per gli albergatori e un’esperienza sul campo da ricordare per gli studenti.
Toniamo a un padre, che si fa motore della passione del proprio figlio, mettendo sul tavolo tutto l’ingegno e e le abilità di cui dispone. “Non sono io, è lui che mi dà la forza” è solito ripetere Marco.
“Sei diventato papà che si preoccupa di altri figli - gli fa notare una persona amica - e diventerai colui che regalerà sogni a chi la tenacia di voler essere il migliore degli chef”.
Simona Vitali