Essendo nati in mezzo ai campi di grano, Lorenzo e Alice sanno cosa vuol dire affidarsi una agricoltura che “ha cura”, seminare, raccogliere, trovare un molino che poi macini il tuo grano. Tutto questo significa avere cura anche nel prodotto che fai. Questa attenzione include la volontà di adottare un linguaggio comprensibile a tutti, capace di spiegare cosa significa agricoltura sostenibile, biologica, guadagnandosi la fiducia nelle persone. Le loro coltivazioni sono garantite biologiche ma il vero garante nel suo caso è il fornaio coltivatore, per l’attenzione che deve prestare a tutto il processo.
L’azienda agricola, con coltivazioni diversificate, ha rappresentato la loro attività primaria agli inizi ma oggi, facendo i fornai a tempo pieno, coltivano soprattutto cereali per l’utilizzo in laboratorio, in rotazione con delle leguminose. I semi li acquistano dall’azienda sementiera ARCOIRIS, con l’obiettivo di sviluppare una filiera corta per la produzione di grano per pane con elevati standard salutistici e nutrizionali attraverso incroci reciproci fra cinque varietà tradizionali dell’Appennino Tosco-Emiliano: Verna, Gentil Rosso, Fiorello, Inallettabile, Frassineto, Andriolo, coltivate in sistemi agricoli a basso impatto ambientale, secondo i principi dell’agricoltura biologica. Questi stessi semi li forniscono anche ai contadini dei dintorni garantendo loro l’acquisto del raccolto che poi portano a macinare da Stefano Pransani, che è anche agronomo e ha mantenuto attivo un molino in provincia di Cesena che risale ai primi anni del novecento, tramandato dal nonno al babbo fino a lui. Stefano è stato un pioniere dell’utilizzo di vecchie varietà di grano. Del Molino Pransani utilizzano grani come il Bioadapt, che è una produzione evolutiva da cinque vecchie varietà, tutti i macinati integrali, poi il grano duro Senatore Cappelli, e il grano tenero Bologna tipo 1, una varietà degli anni ’60.