Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

I furner dl’Inferne: Pasta Madre Forneria Contadina

27/02/2024

I furner dl’Inferne: Pasta Madre Forneria Contadina

foto di copertina di Eloise Nania

Quando nel 2000 Lorenzo Cagnoli con sua moglie Alice Kupczyk prendono la decisione di andare a vivere in collina lo fanno con l’idea di invogliare altri a seguire il loro esempio, ripopolando terre abbandonate fin dagli anni ’70. Dare lavoro attraverso il pane vuol dire anche ricondurre le persone a ripristinare case che rischiavano di crollare, creare una piccola comunità, ritrovarsi la sera, sentire i bambini che giocano liberi in giro, rivedere la vita tornare a quella che è sempre stata l’origine del pane, cioè la terra, la campagna da cui tutto proviene. Ecco perché anche loro han fatto proprio il motto “fare il pane è un atto agricolo “, è una scelta civile e consapevole di partecipazione e condivisione. Dopo vent’anni possono dire che ce l’hanno fatta e la loro attività funziona bene. Ora sarebbe bello far sapere al mondo, specialmente ai giovani che si affacciano alla vita lavorativa, che c’è la possibilità di stare bene anche in territori di confine. Superato il tempo in cui si era spinti ad abbandonare le campagne attratti dai facili guadagni delle stagioni in Riviera, oggi Lorenzo si ritrova a lavorare con dei ragazzi provenienti da esperienze stressanti in cucina,  persone che hanno capito che chi è rimasto in campagna in questi anni non è certamente un eroe ma qualcuno che ha capito determinati valori, che fare il pane ti permette di vivere bene e che il lavoro del fornaio non è più quello di una volta quando si svolgeva solo di notte costringendoti a rinunciare alla vita sociale.

Lorenzo Cagnoli, Foto Dorin MihaiLorenzo Cagnoli, Foto Dorin Mihai

Lorenzo e Alice gestiscono la Fattoria Caracol e il forno Pasta Madre Forneria Contadina, non fanno uso di prodotti dell’agro-chimica e sostengono le piccole produzioni degli artigiani, dei contadini e degli allevatori, perché credono nel valore delle persone. Completano queste attività la piccola bottega “Pasta Madre”, loro punto vendita a Rimini, poi li trovate al mercato del sabato di Cattolica e a quello della domenica a Bellaria dove vendono il loro pane a otto euro al chilo con la soddisfazione di vedere tornare ogni fine settimana le persone, a conferma di quanto sia vincente il gusto di quel pane.

Lo vendono anche ad alcuni ristoratori. Jacopo Ticchi della Trattoria Da Lucio, ad esempio, ha cominciato a prendere il pane da loro in grandi pezzature da cinque, sei chili l’uno, fin dall’apertura della trattoria, perché ha sempre visto nel pane un valore che purtroppo non tutti i ristoratori vedono. 

Definiscono il loro un piccolo forno di campagna, situato com’è in mezzo ai campi sulle colline a sud di Rimini, in una località chiamata Onferno, in dialetto L’Inferne. È un piccolo borgo arroccato sulle colline della Valconca, ai confini con il Montefeltro. La tradizione racconta che Dante abbia tratto l'ispirazione per il suo ‘Inferno’ dalle vicine grotte, un complesso carsico affollato di pipistrelli, scavato nel gesso dalle acque di un torrente nel corso di millenni. Il nome Onferno è recente, dato al paese nel 1810 dall’allora Vescovo di Rimini che non gradiva avere nel suo territorio un paese con un richiamo luciferino; il vero nome di Onferno secondo la derivazione antica sarebbe Inferni, dal latino infernum, luogo basso e oscuro, perché si credeva che l’ingresso della grotta fosse la porta per poter accedere all’oltretomba dei dannati. Ai giorni nostri questo territorio è una Riserva Naturale ma storicamente è sempre stato una zona agricola povera coltivata al 90% a cereali e erba medica. 

LL'erea del laboratorio, Onferno. Foto Eloise Nania

Essendo nati in mezzo ai campi di grano, Lorenzo e Alice sanno cosa vuol dire affidarsi una agricoltura che “ha cura”, seminare, raccogliere, trovare un molino che poi macini il tuo grano. Tutto questo significa avere cura anche nel prodotto che fai. Questa attenzione include la volontà di adottare un linguaggio comprensibile a tutti, capace di spiegare cosa significa agricoltura sostenibile, biologica, guadagnandosi la fiducia nelle persone. Le loro coltivazioni sono garantite biologiche ma il vero garante nel suo caso è il fornaio coltivatore, per l’attenzione che deve prestare a tutto il processo.

L’azienda agricola, con coltivazioni diversificate, ha rappresentato la loro attività primaria agli inizi ma oggi, facendo i fornai a tempo pieno, coltivano soprattutto cereali per l’utilizzo in laboratorio, in rotazione con delle leguminose. I semi li acquistano dall’azienda sementiera ARCOIRIS, con l’obiettivo di sviluppare una filiera corta per la produzione di grano per pane con elevati standard salutistici e nutrizionali attraverso incroci reciproci fra cinque varietà tradizionali dell’Appennino Tosco-Emiliano: Verna, Gentil Rosso, Fiorello, Inallettabile, Frassineto, Andriolo, coltivate in sistemi agricoli a basso impatto ambientale, secondo i principi dell’agricoltura biologica. Questi stessi semi li forniscono anche ai contadini dei dintorni garantendo loro l’acquisto del raccolto che poi portano a macinare da Stefano Pransani, che è anche agronomo e ha mantenuto attivo un molino in provincia di Cesena che risale ai primi anni del novecento, tramandato dal nonno al babbo fino a lui. Stefano è stato un pioniere dell’utilizzo di vecchie varietà di grano. Del Molino Pransani utilizzano grani come il Bioadapt, che è una produzione evolutiva da cinque vecchie varietà, tutti i macinati integrali, poi il grano duro Senatore Cappelli, e il grano tenero Bologna tipo 1, una varietà degli anni ’60.

Pasta Madre Forneria ContadinaPasta Madre Forneria Contadina

Pransani porta avanti anche una ricerca su farine di forza che siano un po’ più panificabili di quelle biologiche di un tempo. Il laboratorio di Pasta Madre è arrivato ad avere delle farine certificate biologiche di filiera molto ben lavorabili rispetto a 10 anni fa. Questo permette loro di far sapere ad altri fornai e pizzaioli che oggi è più facile lavorare col biologico. invitandoli a provarle nei loro laboratori queste farine.

La Forneria Contadina è anche strettamente collegata con una cooperativa biologica, Valmarecchia Bionatura, che si occupa di produzione e di macinatura con un proprio molino, nella zona di Pennabilli in Valmarecchia. Anche loro stanno facendo selezioni da vecchie varietà in collaborazione con l’Università di Bologna e Cesena. Da Bionatura il forno si rifornisce di farine di grano Verna, Mentana, Rieti, Grano del Miracolo, oltre al farro e alla segale. 

Un pane di Pasta Madre. Foto Eloise NaniaUn pane di Pasta Madre. Foto Eloise Nania

Ciò che conta per Lorenzo Cagnoli  è un certo modo etico di lavorare e di fare impresa e l’attenzione verso la materia prima che non è solo la farina che gli entra in laboratorio ma quello che c’è prima della farina, ovvero il campo e il chicco, coinvolgendo di conseguenza gli agricoltori in un percorso condiviso di consapevolezza e rispetto della terra.

 

Pasta Madre (punto vendita)

Via Serpieri, 27, Rimini, Italy

0541 684078 - 327 422 3310 – 338 5630850 

pastamadreforneriacontadina@gmail.com

 

Molino Pransani Srl

Via Bivio Montegelli, 4 – 47030 Sogliano al Rubicone (FC)

Tel. 0547 315065

www.molinopransani.it

info@molinopransani.it 

 

Valmarecchia Bio Natura
Soc. Coop. Agricola
Strada Marecchiese, 3, 47864 PENNABILLI (RN)

www.valmarecchiabionatura.com

 

Arcoiris srl - Sementi biologiche orto e aromatiche

Via Placido Rizzotto 46 - 41126 Modena

Tel. 059 22.70.597 

https://arcoiris.it/it/home  

sementibio@arcoiris.it

 

 

 

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

Condividi