Un viaggio nella storia della gastronomia, dall’uomo di Neanderthal a Gabriele d’Annunzio esteta del culatello, di questo tratta l’ultima fatica editoriale di Giovanni Ballarini, I maccheroni di Casanova edito da Tarka, studioso di scienza gastronomiche e antropologia alimentare, nonché presidente onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, e lo fa adottando la tecnica delle interviste impossibili, “un’arte che vanta padri antichi e che risale nei secoli… nella cultura contemporanea ha avuto autori illustri come Arbasino, Calvino, Camilleri, Del Buono, Eco, Malerba, Manganelli, Sanguineti, Sciascia” scrive Giancarlo Gonizzi nell’interessante prefazione.
E di viaggio vero e proprio si tratta, infatti Giovanni Ballarini, intervista i vari personaggi spostandosi in giro per il mondo, dalla Grotta di Ghoram in Gibilterra dove incontra l’uomo di Neaderthal 50.000 anni fa fino a Milano, nel 1953, per intervistare Dino Villani, l’ideatore dell’industrializzazione della Colomba di Pasqua.
In tutto 50 interviste impossibili, corredate da ricche note a margine, che raccontano la nascita del Parmigiano Reggiano nell’abbazia cistercense di Fontevivo, la coppia ferrarese con Cristoforo da Messisbugo che nasce nel 1536 come pane ritorto durante un banchetto dei Conti Giglioli, del Conte Alessandro Vezzani, giudice delle vettovaglie di Reggio Emilia che, nel 1784, ingiunge agli allevatori ebraici di oche di non gettare sulle strade il letame dei loro animali.
Oppure, ancora più indietro nel tempo, le interviste coinvolgono Marco Gavio Apicio e i formaggi nella cucina dell’antica Roma, Polifemo come casaro, Erodoto che racconta della pasta tirata con i piedi e Al-Idrisi, geografo della pasta secca di Trabia, nella Sicilia del 1160.
Una descrizione accurata dei comportamenti alimentari nelle diverse culture e storie del mondo che si legge mettendo ordine cronologico ad una storia tra le più affascinante del genere umano: quella del cibo.
I maccheroni di Casanova
Giovanni Ballarini
Tarka editore
Pag. 206
Euro 17,00