Nel 1706, a causa della stipula di un trattato tra grigionesi e austriaci che avrebbe favorito la città di Milano a discapito della serenissima, lo Stato delle Tre Leghe e Venezia interruppero le loro relazioni diplomatiche. A causa di ciò, nel 1766 tutti i grigionesi vennero espulsi dalla città, facendo nascere una diaspora che si diffuse a macchia d’olio in tutta Europa.
Molti lavoratori si stanziarono in altre parti d’Italia, come a Genova, dove nel 1828 quattro fratelli svizzeri originari della località di Pontresina, i Klainguti, arrivati inizialmente per imbarcarsi su una nave diretta in America, decisero all’ultimo di cambiare i propri piani e fermarsi in città per qualche tempo. Qui aprirono un locale, che presto diventò celebre per via della sua proposta dolce, come la Torta Engadina e la torta Zena. Salotto culturale per la buona società genovese, la pasticceria venne frequentata a suo tempo anche da Giuseppe Verdi, per il quale i Klainguti crearono il Falstaff, una particolare brioche in omaggio alla celebre opera del compositore. Quando Verdi provò il dolce, ringraziò con un biglietto, oggi incorniciato sopra il bancone dei dolci: “Cari Klainguti, grazie dei Falstaff. Buonissimi... molto migliori del mio!”.