Una tiepida brezza mediterranea ha avvolto i locali di
Identità Golose, quando ai fornelli sono stati schierati quattro valenti chef uniti dalla terra di provenienza,
la Sardegna. La Camera di Commercio di Cagliari ha creato l’evento: quattro piatti preparati al momento per stimolare le papille gustative dei presenti che subito si sono sentiti proiettati in un’altra dimensione, lontano dal grigiore milanese, e ricca dei colori e dei profumi della grande isola.
E’ così che
Achille Pinna del
ristorante Achille di Sant'Antioco,
Stefano Deidda, chef emergente 2010 (guida del Sole 24 Ore e Touring) del
Corsaro e del Fork a Cagliari,
Luigi Pomata dell'omonimo bistrot cagliaritano e del Nicolo a Carloforte e
Roberto Petza del
S'Apposentu di Siddi hanno dato luogo a una grande performance culinaria,
aperta da Cristina Ziliani, della cantina
Guido Berlucchi che, con le sue famose “bollicine”, bianche e rosé, ha accompagnato i piatti.
Un grande esempio di unità nel nome di un territorio, racchiuso nelle parole di Luigi Pomata, in cui anche gli altri chef si riconoscono: "È importante partire dalla tradizione e non dimenticare mai le proprie radici, difendendo la qualità dalla materia prima".
Il primo piatto è stato presentato da Achille Pinna, un abbinamento di
muggine, pescato nello stagno di Sant’Antioco, massaggiato con vernaccia e affumicato con legno di corbezzolo e leccio, mela candita della varietà sarda "trempa arrubia" (guancia rossa), cipolla rossa agrodolce, e crema di caprino.
Un originalissimo
uovo in due cotture è la sorpresa preparata da Stefano Deidda, un uovo cotto prima in acqua per sei minuti e poi impanato e fritto, presentato su una salsa di asparagi selvatici e un terriccio di pane, cipolla e malto.
A seguire Luigi Pomata impiatta
zucca, seppia e profumi di Sardegna. Lo chef ha cotto la zucca in acqua profumata con erbe aromatiche, ha aggiunto le patate e creato una crema arricchita con seppie appena pescate condite con buccia di arancia e limone. Anche il condimento è un inno agli aromi isolani: estratto di pino selvatico e olio di lentischio.
In chiusura la dolcezza di Roberto Petza, un’opera d’arte nel piatto dove colori e forme si compongono insieme al sapore in maniera eccelsa:
cubetti di biscotto al cioccolato senza farina con croccante di mandorle di Siddi e una nuvola di gelato di filu ferru, il noto distillato sardo.
Grande prova della squadra sarda che, attraverso la conquista dei palati dei presenti, ha saputo condurli, in un viaggio ideale, dentro le meraviglie della loro splendida terra.
Lucilla Meneghelli