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I ristoranti per le feste natalizie

14/12/2022

I ristoranti per le feste natalizie

Quello natalizio è periodo di liste, di classifiche, di suggerimenti e anche sala&cucina non è da meno nel tenere fede a questo impegno, ma lo fa partendo dalla rete che è nata nel corso del 2022 e che, dal prossimo anno, farà parlare di sé per gli obiettivi che si pone: Amodo, la rete dei ristoranti etici che, il 21 marzo 2023, svolgerà la sua prima convention su temi che con il cibo hanno molta attinenza, la cultura, il rispetto del lavoro, l’accoglienza come stile di vita.

 

Qui vi indichiamo alcuni tra i ristoranti di Amodo dove trascorrere alcune ore di assoluto piacere durante le festività natalizie. Tutti gli altri li trovate qui e sono altrettanto validi www.amodo.salaecucina.it 

I ristoranti per le feste natalizie

Piemonte

Ristorante I Cacciatori

Cartosio (AL)

www.cacciatoricartosio.com 

 

Due secoli di gestione da parte della stessa famiglia, un autentico primato quello dei Cacciatori, trasformato da locanda-osteria per chi transitava dal Piemonte alla Liguria in un ristorante con pochi coperti per far star bene, a proprio agio, in un ambiente essenziale e pulitissimo, gli ospiti contemporanei.

Ma l’ottocentesca stufa a legna su cui cuocere la maggior parte delle ricette è rimasta ancora attiva e se ne avverte la particolare armonia che hanno i piatti che vengono serviti ai Cacciatori: la zucchina ripiena e il pollo alla cacciatora preparati da Federica sono sublimi.

Così come è particolarmente gentile il servizio in sala; Massimo è nato in questo luogo, ne conosce ogni più piccolo anfratto, ne sa interpretare la lunga storia, coglie nell’ospite il bisogno del momento e adatta, senza perdersi in inutili smancerie, il suo modo di accogliere allo stato d’animo del momento che ha l’ospite, cercando di metterlo sempre a suo agio, fargli trascorrere le ore che passa al ristorante rendendole piacevoli, a volte indimenticabili. 

I ristoranti per le feste natalizie

Lombardia

Antica Trattoria del Gallo

Gaggiano (MI)

www.trattoriadelgallo.com

 

“La famiglia Gerli conduceva da 120 anni la Trattoria del Gallo e la signora Rina, 88 anni, mi prese le mani e mi disse: questa trattoria vorremmo lasciarla a te. Io volevo svenire in quel momento, ne discutemmo per qualche mese perché io non avevo intenzione di fare quel passo, ma la signora Rina evidentemente aveva visto giusto.

Era il 1990. Fu un altro insegnamento: chi conduce una trattoria riesce a guardare ben più lontano della cucina in cui ha passato la vita, non vuole vendere per forza ma darla a chi ama quei luoghi”, è iniziata così la storia di Paolo Reina nell’Antica Trattoria del Gallo a Gaggiano, alle porte di Milano e, dopo 35 anni, vive ancora “la cultura popolare di un piatto, il piacere di farlo e servirlo. Quello che oggi chiamiamo comfort food era già allora la forza della trattoria, anche se si facevano quattro piatti in croce.

I ristoranti per le feste natalizie

Liguria

La Brinca

Ne (GE)

www.labrinca.it

 

A un certo punto il mare è alle spalle, si comincia a salire tra le colline della Liguria, fino ad arrivare di fronte a un cartello completamente blu, tranne due lettere: Ne.

È questo il nome più corto che si potesse dare a una località e il suo significato è ciò che resta del latino Nemus (bosco).

Siamo a soli 15 minuti dal mare di Lavagna, ma qui non se ne avverte traccia. Nemmeno nella cucina della famiglia Circella, proprietaria della Brinca.

Con i nomi qui sono proprio singolari e siamo costretti a chiederlo a Sergio Circella cosa significa Brinca: “La Brinca era il soprannome al femminile di Texinin (Teresina) dei Brinche, che visse e lasciò il nome a questa casa colonica a metà dell’800. Nel 1987 la nostra famiglia la trasforma in trattoria e caneva con fùndego da vin, cioè osteria con bottega e cantina come si usava dire allora”.

Veneto

Casa Dimitri

Grancona (VI)

www.dimitrirestaurant.it

 

“Ho bisogno di conoscere la storia di ogni alimento: devo sapere da dove viene, devo immaginarmi le mani che lo hanno coltivato, lavorato e raccolto”.

È con queste parole che si presenta Matiello Dimitri, un autentico imprenditore della ristorazione, oltre ad essere un ottimo chef. Parole che dicono tutto della visione imprenditoriale di questo ‘ragazzo’.

Dopo un breve periodo ad Altavilla Vicentina dove, tra le altre cose, in menu metteva i minuti di consegna tra l’ordine e l’arrivo del piatto e, se sgarrava, l’ospite era contento ugualmente perché vinceva la scommessa, Dimitri ha aperto la sua casa a Grancona (VI).

Casa Dimitri, infatti, è realmente ciò che molti desiderano andando al ristorante: spazi belli, eleganti, puliti, “che abbiano l’intimità del salotto di casa tua e il calore come la cucina in cui sono cresciuto…” spiega Dimitri.

I ristoranti per le feste natalizie

Trentino Alto Adige

El Molin

Cavalese (TN)

www.alessandrogilmozzi.it

 

Alessandro Gilmozzi, lo chef patron di El Molin, è la personificazione della sostenibilità.

Di questa parola sempre più importante per le vite di tutti noi.

Perché? Per il suo modo di essere, quello di un uomo di montagna che sa come rispettare la natura che circonda i piccoli agglomerati urbani del Trentino. Siamo a Cavalese, in un ristorante ricavato da un mulino del ‘600 dove la cucina è strutturata in funzione di quello che offre non il mercato bensì la natura.

Cenare qui, al desco di Alessandro, significa dimenticare di tutto quello che c’è fuori, vuol dire imparare a conoscere la montagna; non con i Moon Boot o con le tute tecniche superaccessoriate, bensì con lo spirito del luogo.

I ristoranti per le feste natalizie

Emilia – Romagna

Trattoria Da Lucio

Rimini (RN)

www.trattoriadalucio.cruoiebbri.com 

 

Perché Trattoria Da Lucio, aperta sul lungomare di Rimini a fine 2019, è riuscita subito a far parlare di sé? Non è solo per l’idea inconsueta di applicare al pesce, in una cucina italiana, la frollatura a secco. È il pensiero che tiene insieme il tutto ad aver smosso qualcosa, sopratutto tra i più giovani, giunti in tantissimi per capirne di più. Jacopo Ticchi ha una visione mutevole del ristorante: è un luogo che si trasforma a seconda delle stagioni e delle persone che lo abitano. “L’importante è che gli obiettivi siano capiti e condivisi, così le idee si trasformano in progetti” ci dice. E qual è Da Lucio il pensiero condiviso? In cucina entra solo pesce nostrano, quasi sempre di grande pezzatura; le frattaglie sono protagoniste, così come la brace. La frollatura, scelta in base alla tipologia del pesce, consente di eliminare l’acqua e di ottenere consistenze e sapori straordinari, ma soprattutto di ridurre gli sprechi.

I ristoranti per le feste natalizie

Toscana

Romano

Viareggio (LU)

www.romanoristorante.it

 

Qui c’è la storia e l’evoluzione della ristorazione italiana. Romano Franceschini aprì il suo ristorante in giovanissima età, con la moglie Franca che, negli anni, è diventata una icona della cucina italiana.

Ora il posto lo ha preso il figlio Roberto in sala, dopo un’esperienza negli Stati Uniti al cospetto di Sirio Maccioni e la gestione di un’enoteca con cucina facente parte della galassia Romano a Viareggio.

La sua bravura nel trattare gli ospiti è senza pari perché è sempre e solo sincerità allo stato puro. In cucina, al posto di Franca, c’è Nicola Gronchi, un giovane chef che sembra sia nato in casa Franceschini tanto è rispettoso dei piatti che Franca ha regalato a migliaia di ospiti nel corso degli anni, ma anche attento ad introdurre una cucina contemporanea che fa leva su materie prime di assoluta eccellenza che Romano, ancora oggi, va a prendere direttamente dai pescatori viareggini ogni mattina. Fare una cena da Romano è una certezza per l’anima.

I ristoranti per le feste natalizie

Marche

Signore te ne ringrazi

Macerata

www.signoreteneringrazi.it

 

Signore te ne ringrazi è un pensiero di riconoscenza che modella lo stile di vita, il rapporto con il passato, con la natura, con il paesaggio, con il luogo in cui si è nati. E, non per ultimo, è un atto di ringraziamento per tutto ciò di cui possiamo nutrirci. Non solo per il grano, la carne, il pesce, il vino.  

Anche il cibo più minuto ed esile, come le erbe spontanee, i fiori e i piccoli vegetali, hanno un valore immenso da custodire e propagare. Un valore che la cultura contadina sapeva riconoscere e valorizzare. Che ricercava, con grande determinazione, e poi trasformava con inventiva. 

Michele e la sua brigata raccolgono da anni e in ogni stagione questi doni. Poi li raccontano, li rendono protagonisti. A volte tutti insieme, altri uno ad uno. Così avviene per tutti gli altri ingredienti; scelti dal territorio, studiati, riallacciati alla storia, alle usanze popolari. 

I ristoranti per le feste natalizie

Umbria

Il Moderno

Perugia

www.ristoranteilmoderno.com

 

Livia Coarelli ha un nonno francese che di mestiere faceva il fornaio e il pasticcere a Parigi e questo legame ha determinato molte scelte della sua vita fino all’ultima: il ristorante Moderno a Perugia dove qualità della vita italiana e francese si sono contaminate alla perfezione.

Il ristorante, infatti, oltre a una cucina improntata al biologico, è un luogo dove si può andare per un semplice tè e per leggere un libro, comprare libri, pezzi di modernariato, prodotti gastronomici. Dove trascorrere ore liete, in compagnia del silenzio se si vuole o per conoscere belle persone e capire qualcosa di insolito e originale della capitale umbra. Ogni piatto è descritto con i nomi dei fornitori degli ingredienti, in modo tale da poter praticare una sorta di piccola economia diffusa e di conoscenza dei luoghi e dei prodotti.

Lazio

Pascucci al Porticciolo

Fiumicino (RM)

www.pascuccialporticciolo.it

 

Gianfranco Pascucci e Vanessa Melis, i titolari del Porticciolo a Fiumicino, sono una coppia che è riuscita, nella vita e nella professione, a tenere sempre fede all’ideale.

Cosa intendiamo per ideale? Un comportamento onesto, scelte coraggiose e condivise, un affetto che traspare ogni volta che li vedi insieme.

Il Porticciolo è stata una scommessa vinta per Gianfranco Pascucci; le sue scelte gastronomiche, oggi realtà abbastanza diffusa, non erano facili all’inizio: il pesce che lui proponeva usciva dagli schemi classici a cui tutti siamo abituati.

Solo nei nomi dei pesci ti sembrava di essere in un universo parallelo, le composizioni e le cotture diverse a ogni sapore assaggiato fino a quel momento e, in sala, vanessa che raccontava nel migliore dei modi questa cucina.

Scelte! Scelte che privilegiavano, e lo fanno tuttora, l’ambiente, le oasi del WWF, i campi attorno a Fiumicino dove alcuni agricoltori usano la tecnica naturale del sovescio per mantenere e aumentare la fertilità dei terreni.

I ristoranti per le feste natalizie

Abruzzo

Villa Maiella

Guardiagrele (CH)

www.villamaiella.it

 

A pochi chilometri c’è il Parco Nazionale della Maiella, un immenso spazio verde, per molti aspetti incontaminato.

È da qui, da questo ambiente naturale, tra cielo e mare, che la famiglia Tinari trae ispirazione per ogni aspetto del loro modo di essere e interpretare l’accoglienza.

Qui passavano le vie della transumanza e accogliere, sostenere, condividere era un elemento intrinseco delle famiglie di Guardiagrele, oggi uno dei borghi più belli d’Italia.

Ebbene, questa accoglienza e condivisione sono le cose immediate che si riscontrano appena varcata la soglia di Villa Maiella; Peppino e il figlio Pascal hanno sempre il sorriso di chi vive bene da regalare agli ospiti. Quando viene il momento di mangiare sono loro che raccontano la grande cucina terracquea di Arcangelo, l’altro figlio, e di Angela Di Crescenzo, la mamma.

Una cucina fatta delle cose buone della fattoria di Peppino, materie prime trattate con estrema cura in un ambiente dove ogni dettaglio è funzionale al benessere dell’ospite.

I ristoranti per le feste natalizie

Puglia

Pashà

Conversano (BA)

www.ristorantepasha.com 

 

A Conversano c’è un palazzo storico nel centro del paese, è uno dei più importanti della ricca architettura locale: il Seminario Vescovile. Un palazzo sobrio, austero, che si rivela però in tutto il suo splendore nei giardini dove, in estate, trovano spazio i tavoli del Pashà. Anche le stanze interne sono state nobilitate dal gusto di Antonello Magistà, il patron del locale che dell’eleganza fa un baluardo per accompagnare gli ospiti verso un concetto di bellezza decisamente originale: la bellezza nei piatti che si integra con la cura con cui vengono realizzati dallo chef Antonio Zaccardi; la bellezza dei gesti del personale di sala che rende alla perfezione il messaggio di un ristorante che dell’etica del lavoro fa una questione irrinunciabile. Antonello Magistà è molto attento a questi temi; l’attenzione che vi riserva fa del Pashà un esempio perfetto di azienda integrata con il territorio e con un turismo sostenibile dove le persone imparano a rispettare e conoscere davvero i luoghi.

I ristoranti per le feste natalizie

Basilicata

Bramea

Palazzo San Gervasio (PZ)

www.bramearistorante.it

 

“Bramea” è una specie protetta di falena che popola la zona del Vulture, in Basilicata. Proprio per l’unicità e la territorialità di questo insetto, Francesco Lorusso e Antonio Menchise hanno deciso di chiamare Bramea il loro ristorante a Palazzo San Gervasio, area rigogliosa della provincia di Potenza.

Sono giovani e hanno aperto con una missione: far star bene gli ospiti, i loro collaboratori e trasmettere il vero senso di appartenenza alla terra. Alla Lucania, che amano e in cui credono davvero. Antonio fa entrare in sala il territorio attraverso il racconto, riportando aneddoti, modi dire, descrivendo i paesaggi da cui provengono i prodotti, i vini. Francesco invece si occupa di rintracciare le migliori materie prime per i suoi piatti, spremendo con delicatezza questa terra, dialogando con i contadini e gli artigiani, cercando di risalire alle origini di espressioni o preparazioni locali.

I ristoranti per le feste natalizie

Calabria

Dattilo

Strongoli (KR)

www.dattilo.it

 

Il ristorante Dattilo nasce a Strongoli in un vecchio frantoio all’interno di un casolare del 1600, circondato dai vigneti, uliveti, agrumeti e dall’orto dell’azienda agricola di Roberto Ceraudo; questi sono tutti ingredienti a km 0 che impreziosiscono il menu del ristorante gestito dalla figlia di Roberto, Caterina, che, dopo una laurea in enologia a Pisa e la frequentazione della Scuola di Alta Formazione di Niko Romito decide di indossare gli abiti da cuoca.

La sua formazione è tipica della visione che Niko Romito sta trasferendo ai ragazzi della sua scuola: il rispetto per il cibo e per la sua naturale provenienza, dalla nascita e crescita di ogni ingrediente fino alla sua trasformazione nel piatto.

Del resto il rispetto è una storia di famiglia. Roberto, infatti, ha voluto che tutte le sue produzioni avessero la certificazione bio: “Non c’è bisogno di fare nulla, la terra va semplicemente lasciata in pace” racconta.

 

Luigi Franchi e Giulia Zampieri

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