La CNN ha scelto
i venti piatti simbolo della cucina italiana, uno per ogni regione, segnalando i luoghi dove degustarli al meglio o gli chef che li hanno creati, come nel caso di
Giuliana Saragoni della Locanda al Gambero Rosso di San Piero in Bagno, nell’entroterra romagnolo.
La cuoca - conosciuta per la scelta di vita che ha fatto, tornando negli anni ’90 a gestire la vecchia locanda di famiglia con una proposta di cucina povera in antitesi, per quegli anni, con l’opulenza gastronomica che regnava nei ristoranti italiani – ha modificato la ricetta dei tortelli di patate, da sempre e tuttora in carta, con un ingrediente stagionale, i fiori d’acacia, realizzando i Tortelloni
"È una contaminazione tra i fiori d'acacia - spiega Giuliana - che tradizionalmente si utilizzavano per le frittelle in pastella, e i classici tortelloni di patate. Un piatto primaverile (i fiori di acacia si raccolgono in maggio) semplice e delicato: i tortelloni sono ripieni di ricotta vaccina e fiori di acacia crudi, vengono sbollentati e saltati in padella con pomodorini, altri fiori d'acacia e basilico fresco".
Qui la ricetta, ma per mangiarli bisogna aspettare la primavera alla Locanda del Gambero Rosso.
Il riconoscimento alla cucina emiliano-romagnola arriva a poca distanza di tempo dall’articolo che celebrava la cucina dell’Emilia-Romagna come la migliore d’Italia, scritto da
David Rosengarten sul mensile Forbes.
Luigi Franchi